CAPOLARATO MADE IN ITALY

Un caso isolato? Maturato in anni di innumerevoli casi isolati, in un sistema di lavoro fra padroni ben protetti e braccianti emigrati, lavoranti in nero. Di Prefetture e autorità di pubblica sicurezza che sanno e lasciano correre. Della vergogna che grida vendetta, di un responsabile di tanta crudeltà, ancora libero di gestire alla stessa maniera i propri schiavi.
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Un caso isolato? Maturato in anni di innumerevoli casi isolati, in un sistema di lavoro fra padroni ben protetti e braccianti emigrati, lavoranti in nero. Di Prefetture e autorità di pubblica sicurezza che sanno e lasciano correre. Della vergogna che grida vendetta, di un responsabile di tanta crudeltà, ancora libero di gestire alla stessa maniera i propri schiavi.

Caro Operai Contro, “Sono atti disumani che non appartengono al popolo italiano”. E’ stato il commento della Meloni, riguardo l’omicidio di Satnam Singh, il bracciante immigrato ucciso per il profitto, portato e abbandonato ancora vivo, dal padrone davanti casa, con ferite alle gambe e il braccio amputato vicino. Padrone che ha anche requisito i telefoni dei compagni di lavoro, per fare in modo che non chiamassero aiuto.
Fa comodo alla Meloni parlare di “popolo italiano”, invece di chiamare le cose con il loro nome: padroni sfruttatori da una parte e operai sfruttati dall’altra.
Operai ancora più ricattabili quando sono senza permesso di soggiorno quindi in nero. Come ricorda l’Osservatorio nazionale di Bologna, il 40% dei morti sul lavoro sono in nero, certo non tutti immigrati.
Non meno furbescamente la Meloni ha cercato di collocare l’omicidio di Satnam Singh, come un fatto “isolato”, approfittando anche dell’agghiacciante sequenza dell’ “infortunio”, e del comportamento del padrone che l’ha messo moribondo fuori casa, come un sacco della spazzatura, per poi dichiarare “E’ colpa sua se l’è andata a cercare”.
Salvini e Piantedosi ministri sempre pronti a sfornare “decreti sicurezza” contro migranti, giovani e poveri cristi, in questo caso non hanno trovato niente da dire.
Le morti sul lavoro riguardano purtroppo tutti i settori, industria, servizi, agricoltura, edilizia .
Dal 1° gennaio al 20 giugno 2024, sono 670 i lavoratori morti per il lavoro, di questi 492 sui luoghi di lavoro.
Passati 7 giorni nessun membro del governo si è visto nell’Agro Pontino, riserva di voti della Meloni. Eppure su 7mila aziende nell’area dell’Agro Pontino, solo un centinaio sono iscritte al registro in coerenza con la legge anti caporalato.
Anche qui scena muta. Dove son finiti i ministri dell’Agricoltura e quello del Made in Italy?
Il governo e i suoi tromboni gridano al caporalato ma solo per tacere gli interessi dei proprietari terrieri e delle aziende agricole che sono la vera piaga dello sfruttamento operaio nelle campagne.
Dopo ogni morte operaia sul lavoro, quello che in tutti i settori non si vuole mettere sotto accusa è il rapporto di lavoro salariato che si basa sullo sfruttamento degli operai.
Non da ultimo, sempre per avere forza lavoro altamente ricattabile, anche il decreto flussi del governo Meloni per l’immigrazione regolare, è diffusamente e illegalmente gestito da padroni e intermediari, come testimoniano le inchieste aperte in tutta Italia, che alcuni giornali hanno documentato.
Saluti Oxervator.

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