Archive for Gennaio 19th, 2008
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DOPO LA TYSSENKRUPP LA MATTANZA CONTINUA
Posted 19 Gennaio 2008FIRENZE – Un operaio romeno di 34 anni, Damoc Emaoil, e’ morto ieri in un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere in provincia di Firenze. Era sposato e aveva una figlia. La vittima stava lavorando in un cantiere edile per la costruzione di un capannone industriale in viale degli Olmi, nel comune di Sesto Fiorentino, al confine con Calenzano. L’uomo, secondo quanto emerso, da ottobre scorso lavorava per una ditta di Villafranca di Verona (Verona), incaricata della realizzazione del capannone per conto di una ditta di Sesto Fiorentino. Da una prima ricostruzione sembra verosimile che l’uomo sia rimasto […] -
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PRODI ASPETTA IL RITORNO DI MASTELLA
Posted 19 Gennaio 2008dal Corriere della Sera ROMA – Piena solidarieta’ a Clemente Mastella e al suo partito, i Popolari Udeur, sul cui appoggio il [k]governo ha contato in passato e conta in futuro[k]. E’ questa in estrema sintesi la posizione espressa dal premier Romano Prodi nel suo intervento in Aula alla Camera sul caso Mastella . PRODI DA NAPOLITANO – A due ore dalla conferma delle dimissioni dell’ex Guardasigilli, annunciata prima il capogruppo del Pd alla Camera, Antonello Soro, e ribadita poi dallo stesso Mastella a Benevento, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato intanto il decreto con il quale […] -
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SALVATORE CUFFARO
Posted 19 Gennaio 2008Dopo il ministro Mastella imputato di associazione a delinquere e’ la volta del presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro – imputato di favoreggiamento aggravato alla mafia e violazione di segreto d’ufficio – e’ stato condannato a cinque anni di reclusione per favoreggiamento semplice senza l’aggravante di aver favorito Cosa Nostra e per violazione del segreto istruttorio nel processo di primo grado sulle Talpe alla Procura di Palermo. Cuffaro e’ stato anche condannato all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione che pero’ scattera’ solo in caso di conferma del giudizio anche in appello. Prima della lettura della sentenza Cuffaro, presente in […]