Epifani ci scusera’ …….. ma chi lo capisce e’ bravo!
Lontana anni luce da quella immagine del sindacalista vicino ai luoghi di lavoro (che e’ invero celebrata, solo a parole, dalla Cgil in occasione dell’anniversario di Di Vittorio), l’attuale nostra dirigenza sindacale riesce invece a stupirci … ed a spaventarci.
E’ indubbia la capacita’ dimostrata in questi anni di dire una cosa e farne un’altra, pur riempiendosi la bocca di belle frasi ad effetto come … “i nostri lavoratori chiedono” .. “la nostra gente vuole capire” … ecc. quando parlano in televisione.
In realta’ noi non riusciamo a chiedere ne’ a capire, .. e cio’ per il semplice fatto che non ce ne e’ data la possibilita’ proprio da chi parla o presume di parlare in nome nostro.
Vi ricordate il tormentone di Epifani durante la trattativa sulle pensioni?
Cgil Cisl Uil sono andati al tavolo senza alcun mandato da parte dei lavoratori, con una piattaforma volutamente generica (di cui si poteva dire tutto ed il contrario di tutto) e senza neppure una verifica nei luoghi di lavoro … giusto per capire almeno come la pensavano noi.
Gli obiettivi del Governo erano chiari fin da subito e tutti sapevano che si stava trattando per arrivare ad un accordo.
A chi, in Cgil, chiedeva ad Epifani di aprire almeno una discussione negli organismi, anche per votare su un mandato che chiarisse le condizioni a cui la Cgil avrebbe potuto firmare un accordo, Epifani rispondeva che non si poteva discutere nulla perche’ ancora non si sapeva quali fossero le richieste del Governo. Ma intanto, pero’, lui continuava a trattare.
Non e’ meraviglioso tutto questo ??? Infatti poi si arriva all’accordo, che ad Epifani pero’ non piace, ma che firma lo stesso.
Anzi, dopo aver scritta quella che lui voleva far passare per una letteraccia a Prodi ed aver ricevuto in cambio una pacca sulla spalla, poi si schiera a difendere quell’accordo dicendo che cosi abbiamo salvato le nostre pensioni. Che lo scalone Maroni sia stato sostanzialmente salvaguardato (ci diceva invece che lui trattava per abolirlo) e che ci abbiano tagliato il rendimento pensionistico dell’8% (ci diceva invece prima che lui trattava per aumentare le pensioni) sono diventate per lui, invece, delle conquiste.
Al referendum pero’ ci invita a votare SI all’accordo non per questo ma perche’ … altrimenti cade il Governo.
Non e’ anche questo meraviglioso ??? Alla fin abbiamo capito solo che la sua unica preoccupazione era dare una mano al Governo … ecco perche’ non si era mai preoccupato prima di costruire una piattaforma (vera) assieme ai lavoratori che lui dovrebbe rappresentare.
Adesso e’ il turno del modello contrattuale … tattica buona non si cambia.
Il dato di partenza e’ lo sesso. Tutti lo sanno (e lo dichiara anche Epifani) che si vuole andare velocemente ad un accordo. Tutti ci dicono che cio’ serve per aumentare i nostri salari, ma mentre il confronto con Confindustria procede in sordina (e si firmano intanto rinnovi contrattuali al di sotto della stessa inflazione), si apre una mega campagna mediatica (in realta’ solo una semplice raccolta di firme) per chiedere al Governo una riduzione delle tasse sulle retribuzioni anche se non si sa come, se solo sugli straordinari, solo sui premi di produttivita’ (cioe’ la moderna forma del salario a cottimo) o cosa. Si sa solo che si vogliono detassare quelle parti della retribuzione che servono ad incentivarci a lavorare ancora di piu’.
Non si capisce quindi se si sta intervenendo per chiedere l’aumento dei salari o l’aumento (incentivato) dell’intensita’ di lavoro.
Ma tanto e’ che con Confindustria si sta gia’ trattando sul nuovo modello contrattuale. Ci sono gia’ al lavoro i gruppi di lavoro paritetici (tavoli tecnici, come li chiamano) tra padroni e sindacati, Cgil Cisl Uil annunciano di avere gia’ una loro posizione unitaria, Confindustria si dichiara felice della nuova disponibilita’ sindacale ecc. L’unico posto dove non si sta discutendo sono i luoghi di lavoro.
I lavoratori mugugnano, non capiscono, ma Cisl e Uil non se ne curano. Sentono gia’ l’accordo in tasca e tanto gli basta.
Epifani ha qualche problema in piu’ perche’ in casa sua (Cgil) c’e’ chi chiede di fermarsi a discutere prima di trattare con Confindustria.
L’esperienza insegna ed Epifani ha gia’ la risposta pronta. Perche’ discutere se non c’e’ ancora una proposta chiara ?? Ma intanto annuncia che lunedi prossimo sara’ di nuovo al tavolo con Confindustria per trattare … Trattare che cosa?? Lo sa solo lui a questo punto.
L’unica cosa che sa fare e’ lamentarsi dei mugugni che insorgono dall’interno della Cgil a cui risponde chiedendo di non rompere … di non disturbare il manovratore. Semmai si discutera’. ma solo ad accordo firmato.
Alla genericita’ di Epifani fa eco invece la sicurezza della Cisl sul fatto che una posizione unitaria sindacale gia’ esiste e che lunedi, con Confindustria, sara’ una vera trattativa per un vero accordo.
Resta il fatto che a sentire Epifani le cose starebbero cosi:
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Non c’e’ nessun documento unitario … la discussione su quale posizione sindacale in materia di nuovo modello contrattuale e’ ancora aperta. Ma se e’ cosi allora vuol dire che c’e’ ancora la possibilita’ di fermare tutto e di andare a discutere, e decidere, con i lavoratori e dentro gli organismi della Cgil. Perche’ non si fa ???
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Gli incontri con Confindustria sono solo interlocutori …. per capire ….. Non lo sa forse Epifani (visto che lo sanno tutti) cosa vuole Confindustria ??? Ma allora perche’ accetta di trattare accettando tempi e modalita’ che Cisl, Uil e Confindustria danno ormai per scontati ???
Ma le cose non stanno come le presenta Epifani.
Ci scusera’ Epifani …… ma chi lo capisce e’ bravo.
Viviamo con tristezza le celebrazioni per Di Vittorio nel momento in cui dobbiamo fare i conti ed i confronti con la miseria di questo nostro attuale gruppo dirigente, ma cresce anche e sempre di piu’ la voglia di cambiare, di tornare ad un modo di fare il sindacato che sia veramente fondato sulla partecipazione dei lavoratori.
14.02.2008
COORDINAMENTO RSU
CONTRATTI: CGIL, NON ESISTE ALCUN DOCUMENTO UFFICIALE
‘La segreteria della Cgil precisa che nessun documento ufficiale sulla contrattazione e’ stato presentato a Confindustria. e’ vero che, com’e’ noto, si sta lavorando alla definizione di una piattaforma unitaria e che e’ in corso una discussione all’interno delle tre organizzazioni, ma un documento definitivo concordato fra Cgil, Cisl e Uil non esiste ancora, sia perche’ ci sono aspetti ancora da approfondire e completare, come il tema della rappresentanza, sia perche’ l’approvazione compete ai tre direttivi di Cgil, Cisl e Uil’. Lo sottolinea una nota diffusa nel pomeriggio dall’Ufficio stampa della stessa Cgil: ‘La bozza di intesa deve infatti essere sottoposta alla discussione delle strutture e, ritiene la Cgil, anche a quella dei lavoratori. Ogni altra ipotesi e’ completamente campata in aria e non aiuta il confronto sereno necessario per aprire un vero tavolo di confronto’.
13/02/2008 19.11
CONTRATTI, CISL APPROVA DOCUMENTO UNITARIO
Il comitato esecutivo della Cisl ha approvato all’unanimita’ il testo per la riforma del modello contrattuale definito dalle segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil. Lo riferiscono fonti del sindacato. Il testo costituira’ la base del confronto con Confindustria, che riprendera’ lunedi sera. Nel pomeriggio anche la Uil aveva dato il via libero al documento.
13/02/2008 18.55
CONTRATTI: CGIL, DISCUSSIONE SU DOCUMENTO ANCORA APERTA
La discussione sulla riforma del modello contrattuale all’interno di Cgil, Cisl e Uil ‘e’ ancora aperta’ e per sabato non e’ previsto nessun annuncio sulla definizione di una posizione unitaria. e’ quanto si apprende in ambienti della Cgil che ricordano come ci sia un confronto in corso che ‘non e’ terminato’. Al momento il documento messo a punto dal gruppo di lavoro composto dalle tre organizzazioni e’ all’esame del gruppo dirigente della Cgil. Il sindacato fa anche sapere che l’incontro previsto per lunedi con Confindustria e’ assolutamente ‘informale’ e che non si e’ ancora alle battute finali. A darne notizia e’ l’Ansa.
13/02/2008 17.13
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