Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo sulla sicurezza sul lavoro. Il decreto legislativo sulla sicurezza sul lavoro ora deve passare all’esame delle commissioni parlamentari e della Conferenza Stato-Regioni. Dopodiche’ deve tornare al Consiglio dei ministri per l’approvazione definitiva. Il decreto legislativo riguarda l’attuazione dell’articolo 1 della legge 123 del 2007 in materia di tutela della salute nei luoghi di lavoro. Visto l’iter puo’ darsi che vedremo la fine tra un paio di anni
Ma cosa dice la delega approvata dal Governo Prodi?
Il ministro della Giustizia, Luigi Scotti. afferma”Abbiamo pensato alle imprese, alle grandi ma soprattutto alle piccole che in Italia sono numerose”, spiega il Guardasigilli. In pratica Scotti comunica ai padroni che si e’ tenuto conto della loro incazzatura.
“Le sanzioni previste dal decreto sulla sicurezza sono di quattro tipi” continua il ministro. “La prima prevede solo l’arresto (che pero’ puo’ in alcuni casi essere trasformato in ammenda, ndr) per un massimo di 18 mesi e riguarda fatti fondamentali come la mancata valutazione del rischio per le imprese che si trovano in un contesto pericoloso; poi ci sono le sanzioni pecuniarie o detentive per alternativa; in terzo luogo – prosegue il ministro – ci sono le sanzioni solo pecuniarie e infine gli illeciti amministrativi”. Il provvedimento prevede pero’ anche che qualora nel caso piu’ grave si “provi che si sia iniziato a correggere la condotta allora il giudice puo’ comminare l’ammenda da 8mila a 24 mila euro”.
Il ministro della Giustizia respinge poi l’accusa di “intenti punitivi” lamentati da Confindustria: “Smentisco le preoccupazioni. Capisco che ogni parte sociale reciti il proprio ruolo”. Anzi – afferma a conclusione del Consiglio dei ministri – “abbiamo avuto certe volte l’impressione che non si volesse portare a compimento la delega, per cui tutto il lavoro fatto sarebbe andato in fumo”. Il Guardasigilli ha parlato di “criteri proporzionali” delle sanzioni, facendo notare che queste sarebbero potute essere ben piu’ salate se si fosse calcolata la rivalutazione Istat: “Bastava adeguare le pene pecuniarie che c’erano prima secondo la svalutazione monetaria che sarebbero state maggiori di quelle previste ora”
A ragione caro ministro Scotti con le vecchie regole forse i padroni avrebbero dovuto pagare di piu’, voi gli avete fatto uno sconto.
Il presidente uscente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo ha detto la sua sul decreto sulla sicurezza sul lavoro”Inasprendo le pene e basta non si salvano vite. Vite preziose, che noi consideriamo il primo valore in azienda. Servono formazione, prevenzione, controlli e lotte a sommerso e lavoro nero”.
Cazzo in Italia si grida alla certezza della pena, si chiede la galera per rieducare ma tutto questo non vale per i padroni che uccidono gli operai.
La galera per i padroni non funzionerebbe come deterrente, continuerebbero ad uccidere, quindi il governo Prodi ha pensato di evitargliela.
Questo si che e’ uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Per chi ruba e rapina la galera.
Per i padroni assassini la multa da 8 mila a 24 mila euro.
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