Dal Corriere Canadese On LIne
L[k]operaio non vota, promesse impossibili
A Mirafiori Sud, quartiere delle tute blu, vince l[k]astensione
Articolo pubblicato il: 2008-04-15
TORINO – [k]Quello che mi ha fatto piu’ rabbia sono state le promesse, ad esempio sui provvedimenti che avrebbe varato il primo Consiglio dei Ministri. Tutte uguali e inattuabili. Mi hanno dato davvero fastidio[k]. Giovanni Capello, operaio da trent[k]anni agli Enti Centrali di Mirafiori, ha sempre votato centrosinistra, ma questa volta alle urne non c[k]e’ andato. E non c[k]e’ andato neppure Fabrizio Ebri, operaio delle carrozzerie dal 1981, anche lui in passato sostenitore del centrosinistra. [k]e’ la prima volta – spiega – ma sono davvero stufo di sentire promesse che nemmeno un mandrake potrebbe mantenere, dal momento che il Paese e’ a crescita zero[k]. Ebri e Capello sono due voci di un malessere diffuso tra gli operai.
A Torino l[k]astensionismo e’ stato superiore del 5% rispetto alle Politiche del 2006, ma il calo piu’ significativo si registra nei quartieri simbolo della citta’ operaia. Ai Mirafiori Sud, in particolare, la partecipazione al voto e’ scesa dall[k]82,63% al 76,42%. [k]Gia’ una volta non ero andato a votare, dopo la vicenda Mani Pulite. Cosi come allora, non ho fiducia in nessuno, non avevo voglia di esprimere la mia preferenza per uno dei due schieramenti. e’ un moto di ribellione contro il sistema[k], dice Capello. E aggiunge: [k]Hanno detto tutti, durante la campagna elettorale, che bisogna ridurre le tasse e aumentare i salari perche’ tutti cavalcano temi che si pensa facciano presa nell[k]elettorato di base. Ma in fabbrica la sensazione diffusa era quella di sentirsi presi in giro. Tanto la busta paga resta sempre uguale, dicevano i miei colleghi. E sara’ cosi, vedrete[k].
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