ALFA DI POMIGLIANO: SINDACALISTI SONNIFERO

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Dall’Alfa di Pomigliano
Dopo gli scontri all[k]Unione Industriale, il concentramento all[k]Alfa vede la presenza di poche persone. Molti riescono a raggiungere lo stabilimento solo piu’ tardi, dopo l[k]ingresso del turno di notte. Altri, dopo due giorni di cariche della polizia e dopo la palese azione disfattista di tutti i sindacati (eccezion fatta ovviamente del gruppo operaio di Mignano) sono fortemente demoralizzati. Si decide allora di non fare fughe in avanti e di non bloccare, almeno per ora, i cancelli. Alle 13.00 del giorno dopo c[k]e’ un[k]assemblea fuori i cancelli della fabbrica. E[k] presente solo la Confederazione Cobas. All[k]assemblea partecipano piu’ di duecento operai. La questione centrale e’ la linea da tenere all[k]assemblea generale di venerdi annunciata ieri, fuori dall[k]Unione Industriale dai sindacalisti dopo la trattativa. Ma Fim, Fiom, Uilm, Ugl e Fismic non hanno alcuna intenzione di confrontarsi con i lavoratori, ne’ con i 316 che stanno svendendo, ne’ con tutto il resto della fabbrica. Gli operai all[k]interno dell[k]Alfa devono essere il piu’ possibile tenuti lontano dai 316. Questa e’ la principale preoccupazione dei sindacati confederali. Se ieri hanno dovuto promettere l[k]assemblea per venerdi, ora che la compattezza dei 316 vacilla, e’ possibile rimangiarsi la parola e rimandare l[k]assemblea a data da destinarsi. Per giustificare la loro linea non esitano a dire il falso sostenendo che a Napoli ieri si sono avuti tafferugli fra sindacalisti e Cobas e non una carica violenta e a freddo della polizia durante una piu’ che giustificata contestazione operaia all[k]atteggiamento liquidatorio dei sindacalisti. Vergognosa e’ ancora una volta la posizione assunta dallo Slai, che con un comunicato rivendica di non essere stato presente ne’ alla trattativa ne’ al presidio, per rimandare il tutto ad un[k]azione legale contro la Fiat per comportamento antisindacale. Il sindacato delle cause e non delle lotte.
La situazione e’ ancora in movimento. Il prossimo 23 aprile e’ previsto un nuovo incontro fra sindacati e azienda. Fino ad allora e’ intenzione degli operai piu’ combattivi riannodare le fila della resistenza operaia. Si ricomincia con una nuova assemblea al cancello due domani, venerdi, alle 13.00.

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