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INCIDENTI LAVORO, LA STRAGE CONTINUA
La morte di Davide Martis, avvenuta questa mattina alla Sampla Belting di Agrate Brianza, azienda che produce nastri trasportatori, � la quarta in quattro giorni avvenuta nel milanese. Mercoled� due operai sono stati falciati dall’esplosione di un estrusore alla Masterplast di Cornate, ieri � stata la volta di un imbianchino nel cantiere della ex Cantoni di Legnano. Martis, 34 anni, operaio, era nato a Vimercate e abitava ad Agrate, in via Don Luigi Cantini 27, alla periferia ovest della cittadina brianzola, insieme al padre Salvatore, originario della Sardegna, alla madre Emilia, entrambi pensionati, e a una sorella pi� giovane. Quando gli hanno recato la tragica notizia Salvatore stava caricando la macchina: era in partenza per un breve viaggio nell’isola. La destinazione, invece, � stata l’ospedale di Vimercate per il riconoscimento del figlio insieme al resto della famiglia e alla fidanzata di Davide. Ora si attende l’esecuzione dell’autopsia che sola potr� chiarire le cause della morte del giovane. La dinamica dell’incidente � infatti ancora tutta da chiarire.
La macchina nella quale Davide ha trovato la morte produce il nastro scorrevole che deve viaggiare sui cilindri trasportatori. E’ alta quasi 5 metri e assomiglia a una rotativa per giornali ma tra i rulli scorre il nastro di materiale plastico. Qui Martis � rimasto intrappolato questa mattina, durante il turno di lavoro dalla 6 alle 12, l’ultimo della settimana. Dopo, l’azienda avrebbe chiuso per il week end. I compagni di lavoro non l’hanno sentito urlare. Si sono accorti della tragedia solo quando hanno visto i piedi della vittima spuntare tra due rulli e hanno subito arrestato il macchinario. Ma era troppo tardi. Davide potrebbe essersi sentito male prima di cadere tra i rulli che lo hanno stritolato, oppure il rumore del macchinario potrebbe averne coperto le urla: fatto sta che nessuno ha sentito.
“Eppure mi risulta che l’azienda fosse in regola con le norme per la sicurezza e anche le relazioni sindacali erano buone” ha detto Ermes Riva, segretario della Camera del Lavoro di Monza e Brianza. Un dato confermato anche dal sindaco di Agrate, Adriano Poletti: “Alla Sampla Belting non si erano mai registrati incidenti o infrazioni alle norme sulla sicurezza – racconta – e nemmeno particolari tensioni sul fronte sindacale”. Per il giorno del funerale, che non � ancora stato fissato, il Comune proclamer� il lutto cittadino: “Adesso � l momento del dolore che coinvolge tutto il paese – ha detto Poletti – Poi verr� il momento della riflessione e anche dell’accertamento delle responsabilit�”. Sulla sciagura la Procura della Repubblica di Monza ha aperto un fascicolo in attesa dei risultati dell’esame autoptico e della relazione dei tecnici dell’Asl che stanno svolgendo le indagini, coordinate dal Procuratore Antonio Pizzi e dal sostituto procuratore Francesca Vullo. Da chiarire non solo le cause m anche la meccanica dell’incidente: i rulli del macchinario non girano a una velocit� elevata e l’evento non � stato fulmineo. Bisogner� anche capire se l’operaio � caduto dall’alto o se � stato afferrato dai rulli che lo hanno trascinato fino a stritolarne il corpo. Al momento tutte le ipotesi restano aperte.
MORTO TRAVOLTO DA AUTO IN CANTIERE STRADALE
Un operaio di 35 anni, Massimiliano Salvetti di Carrara, � morto all’ospedale Santa Chiara di Pisa dove era stato trasportato dopo essere stato investito da un’auto, intorno alle 10,30, mentre lavorava in un cantiere allestito sulla Bretella dell’A11 Lucca-Viareggio, poco prima della galleria Montramito, nel comune di Massarosa. Secondo le prime informazioni l’uomo era impegnato su un cantiere allestito per effettuare lavori per conto della Salt, la societ� che gestisce l’autostrada. Insieme a Salvetti, investito da un’auto, condotta da una giovane di Courmayeur (Aosta) per cause ancora in corso di accertamento da parte della polizia stradale di Viareggio, ci sarebbero stati altri operai. Le sue condizioni erano apparse subito gravi e il personale del 118 aveva fatto intervenire l’elicottero Pegaso per il suo trasferimento a Pisa. Qui, per�, l’uomo � morto poco dopo l’arrivo.
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