Veltroni a Caserta: [k]Guerra alla camorra: serve piu’ Stato[k]
[k]Qui c’e’ una guerra che deve essere vinta dallo Stato, serve quindi un intervento straordinario, lo chiederemo al ministro della Giustizia, al Governo e al premier[k]. Lo ha detto il segretario del Pd, Walter Veltroni, al termine di un incontro con forze dell’ordine e magistrati nella Prefettura di Caserta.
[k]C’e’ – ha sottolineato Veltroni – necessita’ di un intervento parlamentare urgente: bisogna dare alle forze dell’ordine e ai magistrati gli strumenti necessari, perche’ le forze sane di questa terra sono in prima linea ed hanno bisogno di sentirsi lo Stato al fianco[k].
Le indagini, ha proseguito il leader del Pd, [k]sono giunte ad un punto importante, una reazione cosi aggressiva da parte della criminalita’ organizzata e’ una reazione all’intervento dello Stato, si sentono minacciati[k]. Quando c’e’ una battaglia, ha concluso, [k]non ci sono alternative: o c’e’ un armistizio o la vittoria di una delle due parti, ma non ci puo’ essere armistizio e nemmeno la vittoria della camorra, quindi deve vincere lo Stato[k].
Poi Veltroni si e’ spostato a Casal di Principe, citta’ al centro della tenaglia della camorra e resa famosa dal libro di Roberto Saviano. [k]Ci vogliono interventi incisivi e veloci da parte dello Stato perche’ le pallottole vanno piu’ veloci della burocrazia[k]. Cosi Veltroni, ha illustrato le proposte del governo ombra da lui guidato agli imprenditori e alle associazioni di categoria di Casal di Principe. Veltroni sta incontrando le parti sociali all’interno dell’Universita’ per la legalita’ e sviluppo, una struttura sorta in una villa confiscata alla camorra. [k]Abbiamo gia’ discusso con il ministro dell’Interno delle nostre proposte: un forte impatto territoriale dello Stato, un’agenzia per la gestione dei beni confiscati e la creazione di una stazione appaltante in prefettura. Ora porteremo a Maroni anche le proposte che ci sono venute oggi da voi[k], ha detto Veltroni rivolgendosi agli imprenditori casalesi.
[k]Chiediamo che il decreto sicurezza presentato dal governo possa essere integrato con una serie di provvedimenti che parlino il linguaggio del contrasto alla criminalita’ organizzata, con strumenti immediatamente operativi per fronteggiare questo attacco scatenato contro lo stato[k], ha detto Veltroni. Gli interventi proposti dal Pd, ha spiegato Veltroni, [k]sono la creazione di una stazione unica appaltante, per rompere il circuito perverso tra poteri criminali, politica ed affari legati agli appalti; un’agenzia per la confisca dei beni ai mafiosi e la consegna alle associazioni: ora passa troppo tempo, bisogna snellire le procedure; l’applicazione del 41/bis con grande fermezza; un patto per la sicurezza anche per la provincia di Caserta, che comporti una maggiore quantita’ e qualita’ di forze dell’ordine sul territorio; la certezza della pena, per evitare che le forze dell’ordine continuino ad arrestare persone che avevano gia’ arrestato in precedenza ma che sono state liberate[k]. Questo, ha aggiunto il segretario del Pd, [k]e’ il nostro pacchetto di misure integrative al decreto presentato dal governo: se il governo rifiuta di accoglierle, bisogna comunque approvare queste misure urgenti. Bisogna combattere la battaglia – ha concluso – bisogna farlo subito[k].
All’incontro sono presenti oltre ai ministri ombra Marco Minniti e Lanfranco Tenaglia, anche i senatori del Pd Luigi Nicolais, Achille Serra e Luigi De Sena.
Con Veltroni anche il presidente della Regione Antonio Sassolino. [k]In Campania, in luoghi come Casal di Principe, c’e’ una concentrazione enorme di criminalita’ organizzata, e per combatterla ci vogliono piu’ risorse da parte dello stato. Ma e’ importante che la decisione di investire nella lotta alla criminalita’ venga presa insieme da maggioranza e opposizione[k]. Cosi Bassolino commenta dalla villa confiscata a Walter Schiavone a Casal di Principe la visita di una delegazione del governo ombra guidata da Walter Veltroni.
[k]La camorra – spiega Bassolino – cosi come la mafia punta anche sulla divisione politica. Ma se lo stato si dimostra unito puo’ vincere questa battaglia[k].
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