dal Corriere
Maroni: si a quartieri a luci rosse
La norma sugli irregolari resta
[k]Sgomberare le strade non serve a nulla[k]
ROMA [k] Al popolo leghista riunito a Pontida una settimana fa ha promesso [k]citta’ sicure e libere dai clandestini [k]. E adesso il ministro dell’Interno Roberto Maroni avverte: [k]Accoglieremo le proposte che migliorano i provvedimenti, ma indietro non si torna[k].
I relatori del decreto legge sulla sicurezza chiedono di inserire le prostitute nella lista dei soggetti pericolosi per la sicurezza. Lei e’ d’accordo?
[k]Ne ho parlato con i miei collaboratori e con il sottosegretario Alfredo Mantovano: non ci pare una buona formulazione[k].
Quindi il governo chiedera’ il ritiro dell’emendamento?
[k]Stiamo lavorando per capire come fare. L’autorevolezza di chi l’ha presentato ci impedisce, da un punto di vista politico, di dire no[k].
Ma e’ la strada giusta?
[k]Personalmente io sono favorevole alla proposta formulata da Daniela Santanche’.
Credo che bisognerebbe creare quartieri a luci rosse. In questo modo si garantisce il controllo sanitario e si tutelano i cittadini. Sgomberare le strade non serve a nulla. Si tratta comunque di una questione complessa, la decisione di non trattare questa materia nel pacchetto non e’ casuale. C’e’ bisogno di una riflessione ampia e condivisa[k].
Sollecitera’ il Parlamento?
[k]Martedi incontrero’ il presidente della commissione Affari Costituzionali Carlo Vizzini. Esamineremo gli emendamenti e affronteremo anche la questione che riguarda le prostitute. Chiedero’ che l’argomento venga trattato subito dopo l’approvazione dei provvedimenti sulla sicurezza in modo che siano le Camere ad esprimersi[k].
Secondo l’ex ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu e’ aberrante colpire le prostitute e non i clienti.
[k]Ritengo che non ci sia nulla di aberrante nell’emendamento. Noto comunque che nello stesso partito ci sono linee diverse[k].
Anche sul nuovo reato che punisce i clandestini la maggioranza ha mostrato di avere opinioni diverse.
[k]Ma alla fine passera’ la linea della Lega, che e’ sempre rimasta compatta: non cederemo sul principio che individua la clandestinita’ come reato. Anche perche’ il governo ha votato all’unanimita’ e non si puo’ tornare indietro[k].
Lei parla di principio, vuol dire che la norma sara’ modificata?
[k]La nostra intenzione non e’ quella mettere in galera i clandestini, ma avere una legge che ci consenta espulsioni effettive. E questo puo’ avvenire soltanto a seguito di una sentenza penale, come del resto prevede anche la direttiva approvata due giorni fa in sede europea. Ecco perche’ il reato deve rimanere, sia pur accogliendo alcune obiezioni tecniche che sono state formulate in questi giorni[k].
Non e’ pur sempre una marcia indietro?
[k]Certamente no. Ci sono state obiezioni di tipo ideologico inaccettabili come quella di incostituzionalita’ o di contrasto con la normativa europea. Quando ci si e’ accorti che esiste in Francia, in Germania e in Gran Bretagna, e’ diventato impraticabile perche’ riempie le carceri e intasa i tribunali. Siccome noi vogliamo una norma che realizzi una procedura piu’ rapida ed efficace per arrivare all’espulsione dei clandestini fornendo loro tutte le garanzie giurisdizionali, stiamo pensando a modifiche che mantengano il reato eliminando ogni inconveniente [k].
Per esempio trasformando la pena in una sanzione pecuniaria?
[k]e’ un’ipotesi, al lavoro ci sono tecnici ministeriali e giuristi della Lega[k].
e’ sicuro che Berlusconi sara’ d’accordo?
[k]Gli ho parlato giovedi sera alla Festa dell’Arma dei carabinieri. Mi ha detto: “Attenzione a non fare una norma che ci complichi la vita”. Dunque anche lui e’ consapevole che il reato non si puo’ togliere. Alla fine l’unico davvero contrario rimane Carlo Giovanardi [k].
Non le sembra che si assista al solito teatrino della politica?
[k]Nessun teatrino. Abbiamo le idee ben chiare e le metteremo rapidamente in pratica. In Parlamento saro’ io a rappresentare il governo e respingero’ tutti gli emendamenti che mirano a ridurre l’impatto dei provvedimenti. Non dimentichiamo che le leggi di conversione devono superare il vaglio di legittimita’[k].
Su questo non avevate gia’ accolto i suggerimenti del Quirinale?
[k]Appunto. Abbiamo concordato ogni passaggio, decidendo anche che cosa era opportuno spostare nel disegno di legge. Non voglio avere problemi e rischiare che il decreto sia dichiarato illegittimo[k].
L’opposizione e’ contraria al reato di clandestinita’ e propone di modificare anche l’aggravante per chi delinque.
[k]Non e’ accettabile[k].
Vi chiede di non cambiare nome ai Centri di permanenza temporanea.
[k]Saranno Cie, Centri di identificazione ed espulsione. Pero’ riformuleremo la norma sulle case concesse ai clandestini in modo da evitare che qualcuno, usando un trucco, eviti la confisca dell’immobile [k].
Lei ha disposto il censimento dei nomadi e ha detto che interverrete su tutto quello che e’ abusivo e illegale. Come risponde a chi parla di discriminazioni e schedature?
[k]Chiuderemo i campi abusivi e rimpatrieremo chi non ha diritto di stare in Italia in modo da garantire a chi ha i requisiti di non vivere nelle baraccopoli, in mezzo ai topi. Vogliamo proteggere i minori e per questo dobbiamo ottenere anche la loro identificazione certa [k].
Ci saranno altri insediamenti autorizzati?
[k]Il modello che abbiamo in mente prevede una residenza stabile per i rom italiani e campi temporanei per gli altri. Zone di transito per un massimo di tre mesi[k].
Sono abusivi e illegali anche i centri sociali?
[k]No, ho grande considerazione di quei centri sociali dove si fanno attivita’ culturali e politiche. Interverremo soltanto di fronte al pericolo di degenerazione, come possono essere i posti dove si pianificano spedizioni punitive [k].
Lei ha detto che accogliera’ le proposte fatte dal leader dell’opposizione Walter Veltroni contro la criminalita’ del casertano. Questo puo’ servire ad ottenere il voto del Pd sulle misure per la sicurezza?
[k]Mi auguro che avvenga, ma non c’e’ alcun baratto. Ringrazio Veltroni e confermo che nei prossimi giorni sigleremo un patto per la sicurezza con la provincia di Caserta e, cosi come avvenuto in Calabria, creeremo una centrale unica per gli appalti. Sono tutte cose che abbiamo gia’ iniziato a realizzare[k].
Fiorenza Sarzanini
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