storico vertice al Grand Palais: Presenti 42 capi di Stato e di governo
Parigi, nasce l’Unione per il Mediterraneo
Olmert: [k]Accordo mai stato cosi vicino[k]
Incontro con il presidente palestinese Abu Mazen: [k]La pace in Medio Oriente e’ la base per la pace nel mondo[k]
L’abbraccio tra Sarkozy, Olmert e Abu Mazen (Reuters)
PARIGI – [k]Israeliani e palestinesi non sono mai stati cosi vicini a un accordo. Si sta avvicinando l’ora in cui dovremo fare scelte decisive[k]. Parola del premier israeliano Ehud Olmert, a Parigi per siglare la nascita dell’Unione del Mediterraneo sotto l’egida del presidente Sarkozy all’inizio del semestre francese di presidenza dell’Ue. Al termine di un incontro con il presidente dell’Autorita’ nazionale palestinese, Abu Mazen e Sarkozy, Olmert ha aggiunto di augurarsi che [k]i negoziati con la Siria, per ora indiretti, presto spero divengano un dialogo diretto[k] (sabato la stretta di mano fra il presidente siriano Assad e Sarkozy), anche se – ha sottolineato – la priorita’ resta quella dei negoziati con i palestinesi. Olmert ha quindi promesso ad Abu Mazen la liberazione di un gruppo di prigionieri palestinesi, dicendosi d’accordo con una richiesta dello stesso leader palestinese ma sottolineando che non si tratta di uno scambio di prigionieri. Nessuno sconto invece all’Iran: il premier israeliano ha spiegato che si avvieranno presto riflessioni [k]con l’Unione Europea e con gli Usa su come evitare il pericolo piu’ grande, ovvero quello che viene da Teheran[k].
ABU MAZEN – A sua volta, Abu Mazen ha sottolineato che l[k]accordo di pace tra israeliani e palestinesi e’ la base fondamentale per raggiungere la stabilita’ mondiale. [k]Sappiamo che la pace in Medio Oriente e’ la base per la pace nel mondo. Se non si realizza rapidamente il mondo intero non sara’ stabile[k]. Il presidente palestinese ha ribadito l[k]impegno a continuare i negoziati con Israele in base alla road map e ha auspicato che grazie all[k]aiuto della Francia, in veste di presidente di turno Ue, [k]si possa arrivare alla pace in qualche mese[k]. [k]Sono stati avviati negoziati approfonditi con Olmert e con Tzipi Livni, e proseguiremo questo sforzo[k] ha concluso. Secondo la tabella di marcia fissata alla conferenza di Annapolis l[k]anno scorso l[k]accordo di pace israelo-palestinese dovrebbe essere raggiunto entro la fine del 2008. [k]Faro’ di tutto perche’ la Ue si impegni per il processo di pace in Medio Oriente, visto che non e’ stata abbastanza presente politicamente finora[k] ha concluso Sarkozy al termine dell’incontro. Il presidente ha ribadito l’impegno [k]serio e costante[k] della Francia perche’ si arrivi al piu’ presto a un accordo. [k]La Francia che non fa niente tradisce i suoi ideali, la Francia che si assume rischi e’ fedele a se stessa – ha detto -. Il rischio maggiore e’ non fare niente per il Medio Oriente, esasperando i popoli e accrescendo la tensione[k]. Secondo il presidente francese [k]quello che abbiamo creato nell’Unione europea possiamo crearlo anche per il Mediterraneo, dobbiamo impegnarci per essere uniti e per costruire uno spazio di sicurezza, solidarieta’ e giustizia[k]. Aprendo i lavori del summit, ha spiegato che [k]non ci sono divisioni tra Nord e Sud del Mediterraneo, tutti abbiamo gli stessi diritti e doveri[k].
ADESIONE UE – Nei colloqui preliminari c’e’ stato anche un chiarimento tra Sarkozy e il premier turco Erdogan. Il presidente francese ha spiegato che l[k]Unione per il Mediterraneo che nasce oggi a Parigi non e’ un[k]alternativa all[k]adesione nell[k]Unione europea per i Paesi che vi partecipano. [k]Sono due questioni separate – ha riferito una fonte dell[k]Eliseo -. Quello che la Turchia voleva chiarire e’ che l[k]Unione per il Mediterraneo non fosse un[k]alternativa all[k]adesione turca all[k]Ue[k]. Durante i colloqui sono stati affrontati anche i negoziati di pace sul Medio Oriente, alla luce del ruolo di facilitazione di Ankara tra Israele e Siria e il procedimento avviato dalla magistratura turca contro il partito di Erdogan, l[k]Akp. Il premier turco, secondo l[k]Eliseo, ha [k]auspicato che la decisione della Corte suprema venga presa al piu’ presto possibile[k], mentre Sarkozy ha chiesto al suo interlocutore i motivi di questa procedura che [k]dal punto di vista della Francia solleva delle questioni[k]. Infine, Erdogan [k]ha chiesto alla Francia di svolgere lealmente il suo ruolo di presidenza e ha auspicato che i colloqui sotto la presidenza francese continuino nel modo piu’ rapido possibile[k].
IL VERTICE – Cosi e’ cominciata sotto il sole, al Grand Palais di Parigi, la grande giornata della nascita dell’Unione per il Mediterraneo, ufficialmente varata domenica pomeriggio dal presidente Sarkozy alla presenza di 42 capi di Stato e di governo. In una capitale blindata, i lavori del giorno piu’ atteso di questo inizio di semestre francese di presidenza dell’Ue si sono aperti con una riunione ministeriale dei responsabili delle diplomazie europee e della riva sud del Mediterraneo, presieduta dal ministro Bernard Kouchner. Ben 18.000 i poliziotti dispiegati attorno allo storico edificio fra la riva destra della Senna e gli Champs-Elyse’es e attorno ai punti piu’ delicati della capitale – in particolare i piu’ prestigiosi [k]palace[k] in cui risiedono i leader – per garantire la sicurezza delle centinaia di persone che fanno parte delle delegazioni dei vari Paesi. La mobilitazione durera’ 48 ore, perche’ i capi di Stato si tratterranno anche lunedi per assistere alla tradizionale sfilata militare del 14 luglio. L’Unione mediterranea formata da 43 stati: i 27 dell’Ue, Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Marocco, Mauritania, Sira, Tunisia, Turchia, Albania, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Monaco piu’ l’Autorita’ palestinese. Assente annunciato, il leader libico Muammar Gheddafi, ostile all’iniziativa. Assente anche il re del Marocco Mohammed VI, rappresentato dal fratello (e l’Eliseo si e’ affrettato a dichiarare che non c’e’ alcun [k]problema politico[k] dietro questa defezione dell’ultima ora). In tarda mattinata, infine, il primo ministro belga Yves Leterme ha deciso di annullare la trasferta a Parigi a causa dei negoziati in corso per tentare di fare uscire il paese dalla grave crisi politica che va avanti da 13 mesi.
BERLUSCONI – [k]C’e’ davvero da sperare che questa volta possa esserci una conclusione positiva[k] ha dichiarato invece il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sulla pace in Medio Oriente dopo aver incontrato il premier israeliano Ehud Olmert.
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