REDAZIONE DI OPERAICONTRO
Un invito a partecipare allo sciopero dei metalmeccanici FIOM CGIL del prossimo 9 marzo. Beninteso, non per sostenere l’ondivago ed ambiguo carrozzone dirigenziale del sindacato, ma per muoversi concretamente tra noi operai, portando chiare le nostre ragioni critiche e di classe, per la costruzione del nostro partito.
Dato il peso specifico della sigla che l’ha indetto, e’ auspicabile una partecipazione magari non di massa, ma sicuramente maggiore rispetto alle ultime manifestazioni proclamate dal sindacalismo di base. Va detto che il termine “sciopero generale” risulti assai inflazionato, in particolare nell’ultimo periodo, utilizzato ipocritamente da tutte le sigle sindacali per intendere la solita “giornata di mobilitazione” con mini-processione di un paio d’ore per strada.
Dovremmo iniziare a recuperare innanzitutto il senso delle parole, confrontandoci con il passato piu’ o meno recente che anche il nostro Paese ha vissuto, quando il concetto di CLASSE OPERAIA era molto piu’ diffuso e consapevole. La prospettiva degli operai deve essere quella del rovesciamento dei rapporti di forza e la lotta per i propri interessi di classe.
Non saranno certo 24 ore, o peggio 8, di sciopero a liberarci dalla schiavitu’. La ricetta semplice, ed al tempo stesso cosi complessa, e’ quella della prospettiva di una “primavera italiana” richiamata proprio dal volantino diffuso da OperaiContro.
Sfrutteremo lo sciopero del 9 marzo come occasione di incontro con gli operai di tutta Italia, portando in strada le ragioni della costruzione del partito operaio e lasciando che le bandiere e gli striscioni li trascinino i soliti cravattari dalla penna rovente, pronta a sottoscrivere ogni porcata, tentando poi di rivenderla come oro colato.
Saluti operai da Pavia e provincia
Operai CUB e FIOM-CGIL
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