Spazziamo via loro, non l’art. 18.
Egregio Direttore
Il governo Monti, con l’asse Pdl, Pd, Udc, ha raggiunto un accordo per vanificare l’art. 18.
I segretari di questi Partiti, [k]auspicano il consenso delle parti sociali [ovvero dei sindacati] e l’approvazione tempestiva in Parlamento[k].
Non si vergognano.
Non sono neanche stati capaci di formare un governo dopo essere stati eletti alle elezioni generali, i padroni hanno dovuto spudoratamente ricorrere alla nomina di un governo che sembra una monarchia, pisciando addosso al responso delle urne e agli elettori che avevano messo nell’urna la scheda del voto.
Sono di fatto con tutta la classe politica dei padroni, le banche e i loro servi, gli unici autentici esuberi e parassiti sociali, pagati con i soldi tagliati ai salari, alle pensioni agli invalidi. Pensano di rigenerarsi ingraziandosi i favori dei padroni, rendendo piu’ facile il licenziamento di operai e lavoratori, con lo svuotamento dell’art. 18.
Operai, facciamo scioperi nelle fabbriche, facciamoci sentire, scendiamo in piazza, contro il governo, i Partiti e i sindacati che vogliono abolire l’art. 18.
Saluti. Alcuni operai precari.
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