I vincitori islamisti in Egitto tentano un cambiamento da parte di Hamas
DAVID D. KIRKPATRICK
– I Fratelli Musulmani, vincitori delle elezioni in Egitto, hanno bisogno di stabilita’ nella regione per gestire la transizione politica interna.
– Abbandonando la linea di sostegno incondizionato a Hamas (nata 25 anni fa[k] dalla Fratellanza musulmana, e che ora ha il controllo di Gaza) contro Fatah (che controlla la West Bank), la Fratellanza musulmana si pone in funzione di mediatrice tra le due fazioni palestinesi, perche’ raggiungano un compromesso.
– Se la scommessa della Fratellanza di fare cooperare le due fazioni con l[k]Egitto divenuto piu’ assertivo avesse successo, aumenterebbe la capacita’ di contrattazione verso Israele.
La salita al potere in Egitto della Fratellanza ha aperto un dibattito in Hamas, con una parte contraria all[k]accordo con Fatah, per sfruttare la nuova posizione di vantaggio derivante dalla Fratellanza egiziana.
————-
Nyt 120229
I prestiti all[k]Egitto dipendono dalla democrazia
MIKE ELKIN
[Leggi aiuti-sussidi, prestiti=Investimenti politico-economici delle potenze, n.d.r]
Nel maggio 2011 i paesi del G-8 hanno comunicato di voler sostenere Egitto, Tunisia e Lega Araba nella transizione seguente alla primavera araba; $20MD previsti per il 2013 per costruire la democrazia in Egitto e Tunisia, come prerequisito per buon governo, trasparenza, e per la crescita del settore privato.
– I prestiti previsti da organizzazioni internazionali e regionali circa $10,8MD, rappresentano la parte maggiore degli aiuti all[k]Egitto, il resto e’ in sussidi per programmi specifici, in genere inferiori all[k]1% del PIL egiziano.
– Le riserve internazionali nette dell[k]Egitto, sono calate di circa $2MD al mese, dai $35,6MD del 2011 a $16,4MD di fine gennaio 2012. Se la tendenza continua l[k]Egitto rischia di non riuscire a coprire piu’ di 4 mesi di importazioni.
– A gennaio l[k]Egitto ha chiesto un prestito di $1MD alla BM, latri $500mn. alla Banca Africana per lo Sviluppo.
– Nel decennio 1998-2008 la UE ha dato $1,3MD di sussidi all[k]Egitto (scuola salute, acqua, energia, sviluppo, settore privato); dal 2008 circa [k]150mn l[k]anno; per il 2012 previsti altri [k]350mn.
– La UE dispone inoltre di un meccanismo chiamato [k]assistenza macrofinanziaria[k] utilizzabile in aggiunta al prestito FMI, ora e’ in discussione un prestito di [k]500mn a completamento di quello FMI.
– Il Giappone e’ tra i maggiori finanziatori dell[k][k]Egitto, per dimensione e durata di sussidi per lo sviluppo e di prestiti: $460mn nel 2006 (per il Grand Egyptian Museum); altri $70mn per un nuovo aeroporto ad Alessandria e $175 per una centrale eolica nel Golfo di Suez;
o il debito complessivo dell[k]Egitto verso il Giappone sarebbe di circa $3MD (dati Agenzia giapponese per la cooperazione internazionale).
USA, i finanziamenti annui abituali all[k]Egitto sono di $1,3 MD per il settore militare, $250mn per l[k]economia; nel maggio 2011 decisi altri $165 mn per la creazione di posti di lavoro, + sussidi di organizzazioni non governative per la democrazia.
————-
Gfp 111207
Linee rosse
– L[k]opposizione occidentale alla Fratellanza musulmana non e’ una questione di principio, ma e’ dettata dalle circostanze politiche;
o in presenza di condizioni adatte puo’ di nuovo riproporsi una alleanza con essa, come la storia insegna.
– Ad es., negli anni Cinquanta, Occidente e Fratellanza cooperarono; un esperto di propaganda Usa, del governo Eisenhower, consigliava di puntare su un[k]alleanza con i musulmani devoti, in particolare con correnti come la Fratellanza musulmana, considerata affidabile come anti-comunista;
o nel meglio dubbio meglio cooperare con gli islamisti che con gli islamici moderati contro il socialismo reale.
o Al suo secondo mandato, Eisenhower era per far tutto il possibile per evidenziare l[k]aspetto della guerra santa contro le forze socialiste nei paesi islamisti in cui si fosse in competizione con Mosca. Citava positivamente il re saudita Ibn Saud per aver chiamato tutti gli arabi ad opporsi al comunismo.
o La cooperazione dell[k]Occidente con forze islamiste perdeva la propria funzione solo dove non avevano piu’ peso le forze socialiste o filo-sovietiche, come quasi ovunque negli anni Novanta.
– Berlino ha reagito con preoccupazione alla vittoria elettorale del partito islamista egiziano Liberta’ e Giustizia, il braccio politico della Fratellanza musulmana, e alla sconfitta liberale del Blocco Egiziano; si teme un nuovo corso in politica estera, con l[k]avvicinamento a paesi come l[k]Iran, che vogliono impedire l[k]influenza dell[k]Occidente.
iIl periodico Internationale Politik (IP), importante strumento di consulenza del governo tedesco
– consigliava di cercare di togliere terreno alla Fratellanza al di fuori delle citta’ tramite organizzazioni non governative che dovrebbero diffondere idee liberali e insegnare come organizzarsi politicamente.
o Dato che la Fratellanza rafforza la propria influenza con opere caritative occorre anche occuparsi degli interessi della popolazione contadina; la UE dovrebbe assicurarsi che almeno una parte degli aiuti economici europei destinati all[k]Egitto vengano utilizzati per fornire servizi (strutture educative, sociali, sanitarie) nelle regioni vicine alla Fratellanza.
Per contenere le forze islamiste l[k]Occidente conta anche sui generali, rimasti uniti e potenti.
IP, sul movimento di protesta di piazza Tahrir: sorprendentemente basso il numero degli attivisti politici, perche’ provengono dai gruppi politici che utilizzano internet, e che rappresentano una percentuale molto limitata della popolazione.
Comments Closed