I dati sulle immatricolazioni diffusi oggi dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture mostrano il mese scorso immatricolate appena 138.137 nuove vetture, con un crollo del 26,72% rispetto a un anno fa. Nella sua nota, in cui assegna al fermo delle bisarche la principale responsabilita’ della ‘debacle’, il gruppo Fiat afferma che quello del 2012 “e’ stato il peggior marzo degli ultimi 32 anni”. “Era dal 1980 – precisa – che non si vendevano cosi poche auto nel mese di marzo (allora furono 122.400)”.
Il mese scorso i volumi del Lingotto hanno subito un crollo del 35,6% (a 35.942 unita’) e la quota di mercato in Italia e’ precipitata al 26,03%, contro il 29,6% segnato un anno fa e il 28,31% di febbraio.
Ma il tonfo non ha interessato solo il costruttore nazionale.
Tutti i principali importatori esteri registrano a marzo un calo a due cifre, compresi i primi tre classificati Volkswagen (-22,84%), Ford (-38,61%) e Opel (-24,35%). Pero’ c’e’ anche chi ha chiuso in rialzo, come Land Rover (+60,5%), Hyundai (+11,5%), Kia (+26,9%) e Porsche (+10,6%). Tra gli osservatori tutti denunciano la gravita’ del momento e invocano misure di sostegno urgenti da parte del Governo. Il presidente dell’Unrae, Jacques Bousquet, rileva che “il periodo piu’ importante dell’anno, con un peso del 30% sul totale, se ne e’ andato, lasciando la conferma di una tendenza da 1.370.000 vetture a fine 2012 e gia’ con 107.852 vendite in meno rispetto all’anno scorso”. Per Bousquet, “sara’ molto difficile riuscire a recuperare nei prossimi mesi senza interventi strutturali di sostegno all’auto”
La crisi di sovrapproduzione avanza solo un ciarlatano, milionario e sbruffone come Monti puo’ dire che la crisi e’ superata
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