Che il concetto di classe sia pertinente o meno, e’ difficile concepire l’esistenza di una classe collocata
in una posizione intermedia rispetto alle altre (borghesia e proletariato), e immaginare che possa
estendersi fino a occupare pressoche’ la totalita’ del campo.
Nel capitalismo, come abbiamo visto, non tutto e’ [k]capitalistico[k], e non tutto cio’ che e’ capitalistico e’
compreso nelle forme piu’ socialmente o tecnologicamente avanzate del capitalismo. L’esistenza dei
piccoli proprietari di mezzi di produzione, e’ necessaria alla vitalita’ dell’industria e del commercio (non
sarebbe possibile un capitalismo senza imprenditori e innovatori), ma e’ indispensabile anche per la sua
funzione di stabilizzatore sociale. La borghesia non potrebbe dominare la societa’ contando soltanto su
poche centinaia di migliaia di possidenti. Essa deve dividere il potere politico, quello intellettuale e (in
una certa misura) quello economico, con cio’ che un politico francese, nel 1872, defini i [k]nuovi strati
sociali[k], nei quali includeva i negozianti, gli artigiani, gli impiegati statali e delle ferrovie, gli insegnanti e
i medici. Benche’ la lista non sia aggiornata, il concetto rimane il medesimo.
Comments Closed