” l’economista Ciarlatano-milionario ” avra’ una nuova medaglia.
La medaglia e’ quella di cretino.
Ogni volta che la Borsa di Milano si immerge nella merda e’ colpa di altri: prima della Grecia ora della Spagna.
Chiusura in netto calo ieri per la Borsa di Milano, con l’indice Ftse Mib cha ha terminato in flessione del 2,42% a 14.580,1504 punti, mentre il Ftse All Share ha ceduto il 2,18% a 15.610,45 punti.
In Europa Madrid ha perso il 4%, Parigi l’1,59%, Francoforte l’1,01% e Londra lo 0,38%.
A pesare sull’andamento di Piazza Affari e delle principali Borse europee sono stati i timori sulla tenuta del sistema delle banche spagnole dopo i dati record sulle sofferenze bancarie diffuso questa mattina e l’intonazione al ribasso di Wall Street alla luce dei risultati trimestrali deludenti di Intel e Ibm.
Particolarmente colpiti i titoli bancari, con cali superiori al 5% per Banco Popolare, Intesa Sanpaolo e Bper e di oltre il 4% per Unicredit, Bpm, Mps e Mediobanca. Variazione positiva, tra le blue chip, solo per Campari (+0,85%); sulla parita’ Saipem. Sempre in tensione i titoli della galassia Ligresti: FonSai -10,35%, Milano Assicurazionji -6,6%, Premafin +1,71%.
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