Basta con le fabbriche cimitero.
11 operai sotto le macerie
Egregio Direttore
Finche’ accadeva in meridione, padroni e politici si autoassolvevano additandone le responsabilita’ all’atavico sistema di [k]arretratezza e sottosviluppo[k] del meridione, una giustificazione che mirava a disperdere tra presente e passato, responsabilita’ e colpevoli.
Stavolta gli operai sono rimasti sepolti vivi nelle moderne fabbriche del nord, in piena [k]padania[k], costruite, o meglio appoggiate li, per un criminale [k]risparmio[k], con i permessi e gli starnazzi di Bossi, del PD e del PDL.
Ora gli stessi padroni e politici con i loro servi del mondo dell’informazione, tentano di giustificarsi, dicendo che quelle grandi bare chiamate fabbriche, sono state costruite cosi, perche’ non erano ancora in vigore, le attuali norme antisismiche.
Ma se cosi fosse perche’ non son caduti anche altri edifici?
Perche’ solo capannoni moderni oltre vecchi ruderi e campanili?
Perche’ nessun ragionevole criterio (se non quello di risparmiare sul capitale fisso) e’ stato seguito dai padroni nel costruire questi capannoni.
Questa strage di operai non e’ causata dal terremoto, ma dalla ricerca del massimo profitto da parte dei padroni e della politica a loro asservita.
Operai uniamoci, contro le fabbriche cimitero, per farla finita con lo sfruttamento.
Operai di Ghedi (Bs) per il Partito Operaio
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