Riprendere gli scioperi sull[k]articolo 18
Nel silenzio generale, la riforma dell[k]articolo 18 e’ in Parlamento. Un governo sempre piu’ debole e forze politiche sempre piu’ allo sbando, sfiduciate da tutte le ultime consultazioni elettorali, ritrovano l[k]unita’ nell’offensiva ai diritti dei lavoratori e soprattutto alla garanzia fondamentale dell[k]articolo 18. Bisogna aver chiaro che il contenuto della riforma dell[k]articolo 18 e’ di liberalizzare i licenziamenti, rendere ricattabili tutti i lavoratori e permettere la sostituzione in massa dei piu’ anziani con lavoratori precari. Chi appoggia questa riforma si schiera senza riserve contro l[k]interesse di tutti i lavoratori. Questo i lavoratori che hanno scioperato in Marzo lo hanno capito bene. Ed e’ per questo che l[k]appoggio determinante che il PD e i dirigenti della CGIL stanno dando alla manomissione dell[k]articolo 18 e’ possibile solo sotto un velo di silenzio e di ipocrisia. Oggi, come a Marzo, sta ancora una volta ai lavoratori rompere questo velo, scompaginare un[k]accozzaglia pericolosa di forze socialmente non rappresentative, fermare questa operazione di un governo autoritario e delegittimato per chiudere una volta per tutte con l[k]attacco ai loro diritti.Per questo e’ necessario che i lavoratori e le loro RSU, a cominciare da quelle che in Marzo hanno saputo reagire con forza e determinazione, riprendano la mobilitazione e gli scioperi sul semplice e chiaro obiettivo.
GIU[k] LE MANI DALL[k]ARTICOLO 18
31.05.12
Un’ora di sciopero oggi pomeriggio alla Same, indetto dalla RSU FIOM, contro l’approvazione di ieri al Senato della riforma sull’art.18.
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