Questa volta i capi dei 20 paesi piu’ potenti del mondo sono andati in Messico a cercare droga e puttane.
Al solito hanno deciso di dare piu’ soldi alle banche.
Se l’impegno alla crescita e’ vasto e generale, e’ invece piu’ concreto, e dotato di numeri, quello a rafforzare il capitale del Fondo monetario internazionale per dotare l’economia di un [k]firewall[k], una barriera, contro le crisi del debito. Gli impegni finanziari – ha detto il direttore generale del Fondo Christine Lagarde – a sostenere l’aumento di risorse dell’Fmi sono arrivati a quota 456 miliardi di dollari, oltre i 430 miliardi previsti. Possono essere usati, ha continuato Lagarde, come [k]seconda linea di difesa[k] per risolvere e prevenire crisi finanziarie[k]: l’aumento – ha spiegato – [k]raddoppia quasi la capacita’ di erogazione prestiti del Fmi[k]. L’Italia partecipera’ con 31 miliardi, mentre dall’Eurozona sono quasi 200. E ad alimentare il firewall contribuiscono anche i Brics, le economie emergenti Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, con 75 miliardi. La Cina contribuira’ con 43 miliardi di dollari all’aumento delle risorse del Fmi, l’India versera’ 10 miliardi, stessa cifra annunciata dalla Russia.
I G20 sono talmente fatti da non accorgersi delle cazzate che dicono
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