OGNUNO PIANGE I PROPRI MORTI
Fra i tanti operai morti nel terremoto che ha devastato l[k]Emilia ce ne e’ anche uno di Pozzuoli: Vincenzo Iacono, trentotto anni, padre di due bambine.
Pozzuoli era una citta’ operaia qualche decennio fa, oggi e’ una citta’ di mercanti e disoccupati. Gli operai rimasti, lavorano perlopiu’ in piccole officine. Molti sono costretti ad emigrare.
Vincenzo Iacono era uno di questi ed e’ morto per una sciagura che ha colpito principalmente gli operai.
Alla prima scossa, di domenica sono morti quelli dei turni di notte. Nelle scosse successive, sono morti quelli costretti dal padrone a tornare nelle fabbriche pericolanti.
Questo [k]tragico evento naturale[k], nelle fabbriche che cadono e negli operai che muoiono, non ha niente di naturale.
Cadono capannoni tirati su in fretta e senza stabilita’, costati poco per [k]abbattere i costi[k] e guadagnare di piu’.
Sono luoghi dove devono far andare le mani gli operai. Gente il cui valore si misura all[k]ingrosso e di cui si ha poca cura. Milioni di disoccupati li possono sostituire in ogni momento.
Di fonte a questa disgrazia a senso unico, i soliti pianti di coccodrillo.
Anche a Pozzuoli il rito si e’ consumato. Il Sindaco, in persona, ha dato le condoglianze alla famiglia Iacono. E basta. Nulla di piu’ potevamo aspettarci in una citta’ con centinaia di morti operaie per amianto, uno stillicidio di decessi che ancora oggi continua nell[k]assoluto silenzio.
Ma di fronte ad un[k]altra morte, il comportamento di politici ed istituzioni e’ stato diversissimo.
Nel 2003 mori un altro [k]paesano[k]. Militare nell[k]arma dei carabinieri. Rimase ucciso nell[k]attentato di Nassirya. Ben altra storia. Gli sono state dedicate scuole, monumenti, caserme. Ancora oggi le [k]autorita’[k] ogni anno ricordano l[k]evento.
Dopo centinaia di migliaia di morti iracheni. Dopo che tutte le bugie raccontate sull[k]Iraq sono state smentite e finalmente si e’ [k]saputo[k] che l[k]unico motivo della guerra era rapinare il petrolio iracheno, i caduti in una missione di guerra fatta con la scusa di portare la [k]pace[k] non vengono dimenticati.
Vincenzo Iacono, le [k]istituzioni democratiche[k] se lo sono dimenticato gia’ prima che venisse seppellito.
Noi operai invece non lo dimentichiamo. Ognuno pianga i suoi morti.
La sezione di Napoli
dell’Associazione per la liberazione degli operai
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