La FIAT e’ stata condannata a reintegrare 145 operai iscritti alla FIOM tenuti fuori illegittimamente!
Perfino un giudice, nonostante [k]l[k]aria che tira[k], da’ torto marcio all[k]azienda.
E[k] la dimostrazione che il [k]piano Marchionne[k] fa acqua da tutte le parti.
Marchionne ha parlato per anni di [k]cambiare mentalita’[k], di [k]rilancio[k], di [k]nuova Pomigliano[k].
In tanti hanno fatto finta di credergli: in nome di tutto questo ha fatto fuori gli operai combattivi piu’ rappresentativi, licenziandoli direttamente, o mettendoli dove non potevano dare fastidio.
Alla fine cosa ne e’ uscito?
Lavoriamo peggio di prima. A ritmi insostenibili. Senza diritti. Siamo poco piu’ di duemila e, cosa peggiore, senza prospettive, perche’ la Panda non si vende.
Ma sul reintegro degli operai FIOM, meglio non farsi nessuna illusione. Marchionne, se proprio li fara’ tornare, li mettera’ in posti dove non potranno dire niente, senza prospettive e senza futuro. Un giudice alla fine non puo’ sostituire la lotta!
Pero’ la sentenza del giudice dimostra che nulla di quello che ci e’ stato raccontato e’ giusto e vero.
Ci sono state dette un sacco di bugie e sono state fatte un mare di infamita’.
Ora cosa ci raccontera’ ancora Marchionne? E cosa ci racconteranno i suoi servi della FIM, UILM, FISMIC e UGL che, per continuare a non fare niente nello stabilimento, ormai senza neanche farsi piu’ vedere nei reparti, si sono venduti tutti: noi che stiamo dentro e i compagni che sono fuori?
in allegato il volantino distrbuito alla FIAT di Pomigliano
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