La bancarotta.
Cara redazione
Da un po’ di giorni i ministri del governo annunciano misure per ridurre il debito pubblico, quali: vendita di caserme, pezzi del demanio, palazzi e beni pubblici in genere.
Queste e altre misure nel tentativo di scongiurare la bancarotta dello Stato.
Nessuno ha in agenda come affrontare la condizione di milioni di operai, lavoratori e pensionati, se non per spingerli alla deriva sociale.
Nessuno si preoccupa di contrastare il carovita che falcidia salari, sussidi e pensioni.
Nessuno parla di aumentare i salari che sono di fatto bloccati mentre le pensioni sono gia’ tagliate.
Monti dopo poche settimane dal suo insediamento aveva promesso interventi per un aumento dei salari del 12%.
Dove e’ finito questo aumento?
Il potere d’acquisto e’ sceso ancora, l’unico aumento e’ quello dei giovani disoccupati, delle ore di cassa integrazione, delle fabbriche che licenziano e quelle che chiudono.
Operai se dobbiamo morire di fame per salvare le banche in nome dello Stato e dell’Europa, ben venga la bancarotta che affonda questo sistema di merda.
Perche’ dovremmo affondare solo noi per salvare padroni e banchieri?
Saluti, operai in cassa integrazione.
Comments Closed