Il socialista di Francia Hollande affronta in queste
settimane il primo ostacolo da neopresidente della repubblica, insieme
a quello del consiglio Ayrault.
Il piano presentato da PSA – Peugeot-Citroen prevede il taglio netto di
complessivi 8000 operai e la chiusura dello stabilimento di Aulnay
prevista nel 2014, il quale si trova in un distretto elettorale che ha
premiato proprio i socialisti alle ultime presidenziali.
Sabato Hollande sulla televisione di stato ha dichiarato che “il piano
e’ inaccettabile e non sara’ accettato”, e che e’ necessaria una
“revisione”. Concertazione, insomma.
Chi in questo periodo sta intessendo le lodi del neopresidente
(misurando la positivita’ della sua politica con
l’abbassamento degli spread, per giunta quelli a brevissimo termine,
dimostrando di avere capito poco come girano i cosiddetti “mercati”…)
potrebbe direttamente proporgli l’esproprio almeno degli stabilimenti
francesi ed il blocco di tutti i licenziamenti.
Hollande e’ l’ennesimo burocrate borghese al servizio dei padroni e
della beneamata libera impresa. In piu’, poco cambia rispetto ai padroni
di casa nostra: quello francese puo’ benissimo essere considerato un
altro governo “tecnico”.
Hollande e’ un tecnico economista proprio come qualcun’altro a casa
nostra…Qualche straccio di propaganda stampato si stupiva di come
abbia da subito impostato buoni rapporti con la Germania della Merkel.
I casi sono due: o ci stanno prendendo per il culo a livelli di offesa
di un’intelligenza minima, oppure si stanno cagando addosso e non sanno
piu’ neanche da che parte sono girati.
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