La magistratura dello stato borghese non e’ mai riuscita a trovare i colpevoli delle stragi in Italia, stragi ordinate dallo stato italiano e dai partiti politici.
Quando si poteva arrivare ai colpevoli e’ stato opposto il segreto di stato.
Il ridicolo non ferma i borghesi.
“Nel trentaduesimo anniversario della strage ( Bologna) rivolgo il mio pensiero commosso – scrive Napolitano al presidente dell’Associazione dei famigliari delle vittime, Paolo Bolognesi – alle ottantacinque vittime di quel vile atto terroristico e agli oltre duecento feriti, rimasti indelebilmente segnati dall’orrore di quella mattina, e sono vicino ai famigliari delle vittime e dei feriti. Il decorrere del tempo non lenisce il loro dolore e rinsalda in essi l’impegno nel perpetuare la memoria di uno dei piu’ tragici fatti della storia del nostro Paese”.
“Come ebbi a dire lo scorso 9 maggio, il tener vivo – anche nelle sue forme piu’ sofferte – il ricordo delle vittime innocenti del terrorismo – sottolinea il Capo dello Stato – consente di trasmettere e condividere il senso della liberta’ e della democrazia, la volonta’ di contribuire alla tutela dei principi e dei diritti costituzionali, da qualunque parte vengano insidiati o feriti. In questa ottica, assumono particolare importanza sia le iniziative intraprese per ricostruire ogni aspetto delle inchieste giudiziarie e parlamentari sulla strage sia quelle, umanamente toccanti, che ripercorrono quel drammatico 2 agosto 1980 attraverso i volti e le storie delle vittime e di tutti coloro che hanno visto violentemente interrotti sogni, speranze, prospettive e che oggi testimoniano la brutalita’ senza senso di un attentato tanto folle quanto feroce. Con questo spirito, esprimo a lei, illustre presidente, ai feriti e ai familiari delle vittime – conclude Napolitano – la piu’ sentita solidarieta’ mia e dell’intero Paese”.
Non ci resta che il ricordo, secondo Napolitano.
Noi ricordiamo non si preoccupi
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