La polemica e’ stata innescata dal responsabile Economia e Lavoro del Pd, Stefano Fassina:
[k]E[k] irrituale e molto preoccupante il provvedimento del Gip di Taranto dopo la decisione del Tribunale del Riesame, dopo gli impegni assunti dall[k]azienda per la realizzazione degli interventi necessari alla salvaguardia della salute e dopo il Decreto del Governo sull[k]avvio delle bonifiche. E[k] necessario fare chiarezza al piu’ presto. Sono in gioco le prospettive di un[k]azienda strategica e il futuro di decine di migliaia di lavoratori[k].
Anche il Pdl la pensa cosi: [k]La decisione del Gip di Taranto e’ grave, illogica e contraddittoria. Si comprende la necessita’ di tutelare un bene come l[k]ambiente, interesse generale e di tutti. Si comprende meno invece l[k]insistenza sul blocco produttivo dell[k]Ilva che lesiona un interesse non meno generale, visto che riguarda il lavoro di migliaia di operai oltre che gli interessi dell[k]Italia nel settore dell[k]acciaio [k] argomenta Osvaldo Napoli, vicepresidente dei deputati del Pdl -. L[k]idea di mettere l[k]ambiente contro il lavoro risente di una visione ideologica. La decisione del Gip e’ anche un giudizio negativo sul decreto con cui il governo ha stanziato somme rilevanti per la bonifica dell[k]area. Ora la prospettiva e’ il blocco della produzione e, paradossalmente, di un ritardo nell[k]attuazione delle misure di risanamento poiche’ il presidente Bruno Ferrante non e’ piu’ considerato tale se non in relazione all[k]azione di risanamento ma non piu’ nel ruolo di custode e amministratore delle aree, con il che lasciando a un futuro indefinito la ripresa della produzione. La decisione del gip e’ la paralisi di ogni attivia’ produttiva e la sua impugnazione da parte dell[k]Ilva e’ un atto dovuto[k].
I padroni, il Pd e il Pdl sono per la continuita’ produttiva.
Sono gli operai dell’ILVA che devono crepare per produrre profitti per Riva
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