Johannesburg – La protesta dei minatori in Sudafrica partita il mese scorso dalla cava della Lonmin a Marikana alle porte di Johannesburg, dove 34 minatori sono stati uccisi dalla polizia, si e’ allargata ad altre due multinazionali minerarie, mentre il prezzo del platino e’ salito del 20% dal giorno della sparatoria, raggiungendo quota 1,65 dollari a oncia, quotazione piu’ alta da aprile. L’ultima azienda colpita dalla protesta e’ stata la Amplats, dove questa mattina, centinaia di persone armate hanno bloccato l’accesso alla miniera creando barricate con auto, alberi e blocchi di cemento. Nei giorni scorsi anche i minatori della Gold Fields avevano proclamato lo sciopero.
Alla base delle rivolte c’e’ la richiesta di un aumento salariale. La Amplats ha precisato che i suoi dipendenti non sono in sciopero ma che le attivita’ sono state sospese per precauzione a causa dei blocchi stradali. Le proteste oggi sono proseguite anche nella miniera d’oro della Gold Fields dove la polizia ha utilizzato gas lacrimogeni contro centinaia di minatori che tentavano di impedire l’uscita di merce dalla cava. Intanto non e’ stata ancora chiarita la dinamica della morte dell’uomo trovato ieri nella miniera di Marikana, il cui cadavere presentava due profonde ferite alla testa. I minatori lunedi’ avevano minacciato di morte chiunque avesse tentato di tornare al lavoro.
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