A fianco degli operai di Basiano: tutti in aula il 26 ottobre!
Coloro che stanno seguendo le convulse vicende che attraversano il mondo delle cooperative della logistica
non dovranno certo fare un grande sforzo di memoria per tornare sulla scena della battaglia di Basiano che,
dopo violenti scontri provocati dalle forze dell’ordine per stroncare uno sciopero che durava da tre giorni,
producevano un vero e proprio bollettino di guerra:
85 licenziamenti 22 feriti (2 molto seri) e 19 arrestati
Quello che avra’ inizio venerdi mattina, nelle aule de tribunale di Milano,
non e’ quindi una “routinaria” vicenda che vede le forze dell’ordine
contemporaneamente nel ruolo di carnefice e di vittima, al servizio dei padroni e dello statu quo.
Siamo piuttosto di fronte ad un episodio che prefigura due scenari concreti e piu’ che attuali:
1) La repressione padronale e statale stronca le lotte che si stanno facendo strada
2) La resistenza degli operai incontra solidarieta’ e comincia ad imboccare la strada della lotta politica per cambiare l’esistente
Gli operai di Basiano, e non solo, hanno gia’ fatto (e dimostrato) la loro scelta,
per quanto certuni continuino presuntuosamente a sottolineare il livello di coscenza arretrato
misurandolo sulle difficolta’ che la lotta sta tuttora attraversando, stretta nella morsa della repressione
e degli inutili tentativi di mediazione abbozzati a luglio e presto naufragati nel nulla.
Cio’ che conta, piuttosto, e’ che quella vicenda si colloca in un montare di proteste, scioperi e lotte
che hanno ormai raggiunto Bologna dove a centinaia si sono uniti alla battaglia del SI.Cobas e dei suoi sostenitori.
Ed e’ questo, oltre alle motivazioni che hanno prodotto gli scontri dell’11 gennaio, che deve entrare ancora una volta,
anche nelle aule dell’ingiustizia borghese, a ribadire che difendersi e’ giusto,
oltre che necessario e che le lotte convinte degli operai immigrati, per quanto giovani e ancora inesperte,
non hanno nessuna intenzione di fermarsi di fronte alla repressione.
E tra il volere e il riuscire a fare c’e’ di mezzo….la solidarieta’ di classe
Appuntamento alle 9 davanti al tribunale
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