Da tre settimane, ormai, gli operai in lotta al Deposito Centrale IKEA di Piacenza, sostenuti da altri lavoratori del polo logistico piacentino operanti presso altri appalti, stanno presidiano e lottando contro le inumane condizioni di lavoro all[k]interno dei magazzini e contro il tentativo dell[k]IKEA e del Consorzio Gestione Servizi di espellere sindacato e lavoratori scomodi dal posto di lavoro.
Nonostante la disponibilita’ del SI-Cobas ad affrontare le problematiche ad un tavolo tra le parti, IKEA e Consorzio hanno scelto la linea dura.
Circa 80 lavoratori, che recentemente avevano cominciato la protesta contro paghe miserrime e per un[k]equa distribuzione del lavoro, sono stati lasciati a casa per oltre due settimane senza nessun motivo esplicitato da parte del Consorzio e delle Cooperative di appartenenza (Cristall, San Martino ed Euroservizi).
Agli operai che attualmente stanno lavorando e’ riservata, invece, una martellante campagna terroristica che obbliga, sotto ricatto, gli iscritti al SI-Cobas a dare disdetta se vogliono continuare a lavorare.
In questi giorni di presidi, blocchi, cariche, feriti, denunce, mobilitazioni davanti ai negozi Ikea[k] gli operai hanno tenuto testa al tentativo di far fuori loro e le rivendicazioni che accompagnano questa lotta.
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