Il padrone dell’ILVA, l’assassino Riva, ha comunicato ufficialmente che [k]nei prossimi giorni sara’ avviata la procedura di cassa integrazione ordinaria per lo stabilimento di Taranto[k].
Nella nota aziendale si specifica che la decisione e’ stata presa [k]a causa del perdurare della crisi di mercato gia’ registrata a partire dal primo trimestre dell[k]anno corrente, fronteggiata sino ad oggi attraverso il ricorso alle ferie e la ricollocazione degli esuberi in altre aree dello stabilimento[k]. L’Ilva conferma che la cassa integrazione interessera’ [k]un massimo di 2.000 dipendenti a partire dal 19 novembre 2012 per 13 settimane[k]. I reparti interessati saranno Tubificio Longitudinale (Tul 1 e 2), Rivestimenti (Riv), Treno nastri 1 (Tna), Treno Lamiere (Tla), Officine Centrali di manutenzione, Servizi e una parte della Laminazione a freddo (Laf).
I mazzettari della FIM e della UILM sono svergognati.
Avevano fatto scioperare gli operai per garantire la produzione a Riva ed ora appare la verita’:il padrone mette in cassa.
Nel reparto Movimento ferroviario gli operai continuano lo sciopero contro l’assassino Riva e i suoi complici della FIM-FIOM-UILM
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