Gaeta Provincia di Latina. I 46 operai della Italkraft, fabbrica andata in fallimento, che stanno resistendo con presidi in azienda, cortei per la citta’ , proteste sui tetti, e altro ( come avevamo sinteticamente nei precedenti comunicati) , hanno rifiutato la proposta della nuova direzione aziendale, di riprendere il lavoro in 20 , mentre gli altri 26 devono, secondo i padroni, rimanere in cassa integrazione in deroga al posto della mobilita’, dopo che il 15 dicembre scadra’ la cassa integrazione per tutti.
Sorprendendo i padroni, e anche i sindacalisti , gli operai in assemblea , non si sono spaccati, ma hanno invece rilanciato affermando che tutti i 46 operai devono rientrare a lavorare, costi quel che costi !
Gli operai con la loro compattezza hanno dimostrato che non si fidano ne’ dei padroni , ne’ tanto meno degli accordi che si dovevano firmare tra le cosiddette parti sociali.
Questo degli operai Italkraft e’ un altro segnale importante , per tutti gli operai che lottano per i loro posto di lavoro e contro lo sfruttamento padronale.
Questa e’ una risposta che mette in chiaro la differenza tra il sindacalismo operaio, che difende tutti gli operai e il sindacalismo borghese dei sindacalisti che premono per far ingoiare agli operai il rospo dei sacrifici, della divisione tra gli operai , dell’aumento dei carichi e ritmi di lavoro che vuole il padrone per arricchirsi.
Il passaggio seguente, crisi o non crisi ( per gli operai la crisi c’e’ sempre ) e’ la costituzione di un partito, il partito indipendente degli operai, con cui gli operai possono fare il passo verso la conquista del potere sociale , in cui non ci sara’ piu’ la societa’ fondata sullo sfruttamento del lavoro salariato operaio.
a cura di m.p operai contro-aslo roma novembre 2012
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