OPERAI ALCOA IN GUERRA

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I primi scontri si sono svolti poco prima dell’arrivo dei tre rappresentanti del governo Monti e hanno avuto come protagonisti gli operai dell’Alcoa e le forze dell’ordine che presidiavano l’ingresso della Grande Miniera.

I sindacalisti della FIM-FIOM_UILM si sono dati da fare per dare una mano alla polizia.

La situazione all’esterno dell’area della miniera ricorda la guerriglia urbana: sull’asfalto sassi e pietre di ogni dimensione, resti di petardi e fumogeni, mentre la strada di accesso e’ bloccata da una montagna di materiali: un divano, una porta, ruote di camion e auto, uno scaldabagno e persino una vettura incendiata. E ancora: transenne divelte e pezzi di mobilio. La Polizia e i Carabinieri in tenuta antisommossa stanno ancora fronteggiando i manifestanti con l’obiettivo di disperderli con cariche sempre piu’ violernte.

Gli scontri all’esterno dell’area della miniera di Serbariu e il blocco delle strade hanno costretto la delegazione ministeriale a ripartire in elicottero per l’aeroporto di Cagliari Elmas. I ministri Passera e Barca e il sottosegretario De Vincenti si sono imbarcati su due velivoli, una della Finanza l’altro dei Carabinieri, atterrati nel campo sportivo adiacente alla miniera.

Nuovi scontri, quindi, tra manifestanti e forze dell’ordine all’esterno dell’area della Grande miniera di Serbariu, a Carbonia.

All’inizio del vertice i manifestanti avevano cercato di sfondare il cordone delle forze dell’ordine urlando slogan contro il governo. Nel mirino, in particolare, il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera che, insieme al sottosegretario Claudio De Vincenti e al ministro della Coesione Territoriale Fabrizio Barca si trova all’interno della struttura che sta ospitando il vertice sulla vertenza Sulcis.
[a]http://www.unionesarda.it/multimedia/Articolo.aspx?id=294845[/a]

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