Ancora con le solite passeggiate di 4 ore[k]
Sembra che i sindacati non capiscono o non vogliono capire, sara’ forse anche normale che dai loro uffici nelle sede sindacali non possono comprendere che operai e lavoratori dipendenti di ormai quasi tutte le categorie, dal 2008 circa, vivono condizioni di forti crisi aziendali che hanno portato a chiusure definitive; i precari non riescono a trovare piu’ un lavoro e i disoccupati rischiano di essere disoccupati a vita. Tutto questo mentre al sindacalista di mestiere gli rimane invariato il proprio stipendio e il proprio posto di lavoro.
Lo sciopero per noi proletari e’ l[k]unica arma di difesa e di attacco al nostro sfruttamento, ma usato cosi serve solo ai sindacalisti per farsi un po di pubblicita’ in piazza, per fare ancora chiacchiere e non avere alle spalle nessuna lotta seria.
Con questo non vogliamo dire che non bisogna scioperare, ma scioperare sempre, partecipare criticando lo sciopero e magari se ci fosse una buona autorganizzazione dalla base dei lavoratori, costringere il sindacato a prolungare lo sciopero.
In aziende in crisi, con casse integrazione, questo sciopero e’ proprio nullo, visto che i padroni ci tengono a casa giorni e settimane intere, sono solo 4 ore di CIGS non pagate, il padrone neanche se ne accorge.
Oggi ci sono moltissime aziende in crisi che usano tutte le procedure di cassa integrazione possibili, ci tagliano il salario della meta’ ci fanno lavorare solo quando vogliono loro. Nel frattempo i sindacati s[k]incontrano al tavolo ma trattano solo il piano chiusure aziendali senza pretendere nessun piano industriale che ci possa dare del futuro, infatti se ci facciamo un giro nelle zone industriali di una volta troviamo un cimitero di fabbriche morte nel silenzio, tenendoci a casa con gli [k]ammortizzatori delle lotte[k], mentre dovevamo bloccare l[k]impianto ad oltranza in cambio di risposte serie quando avevamo ancora il potere dello sciopero.
La colpa non e’ solo dei sindacati venduti al sistema capitalistico, ma anche la nostra che tutt[k]ora non capiamo che bisogna auto-organizzarsi sul proprio posto di lavoro ,prima che sia troppo tardi, senza aspettare che ci chiudono i cancelli in faccia, impegnandoci in prima persona o attendere risposte da delegati che non organizzeranno mai lotte vere.
Saluti un operaio Titan di Bologna
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