Il partito operaio gestisce la resistenza
degli operai oltre il vecchio sindacalismo
collaborazionista. Il sindacalismo
del [k]meglio questo che niente[k] viene travolto
dalla crisi economica che riserva
agli operai il niente e il meno di niente.
Invece di prendere forza dalla crisi economica,
come prova del fallimento del
modo di produzione fondato sul profitto,
i vecchi sindacalisti si accordano per
gestire socialmente la miseria operaia
con gli ammortizzatori sociali, in attesa
che passi la bufera. Mettiamo invece il
caso che la bufera non passi velocemente,
che il superamento della crisi richieda
sacrifici insopportabili, mettiamo ancora
che nella resistenza agli effetti della crisi
gli operai si convincano che questo modo
di produzione e di scambio ha fatto il suo
tempo e deve essere superato, verso quali
prospettive dobbiamo muoverci? Non
tocchera’ forse al partito operaio informale
iniziare ad elaborare delle risposte?
(allegato lo scritto sul PARTITO OPERAIO INFORMALE)
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