L’ARTE DELLA GUERRA ALL’ILVA DI TARANTO

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Redazione di Operai Contro,

Il governo e’ sceso in campo a fianco del padrone Riva.

Per altri 6 anni, l’assassino Riva, per il governo potra’ continuare a farci produrre con la morte sulle spalle.

Il nostro nemico e’ il padrone e il suo governo.

Noi operai dell’ILVA siamo potenzialmente un esercito invincibile, ma siamo ancora divisi.

Sono ancora molti gli agenti del padrone tra le nostre file: FIM-UILM per primi, la FIOM e lo SLAI-COBAS.

Questi agenti del padrone hanno propagandato nelle file degli operai la parola d’ordine del padrone: se gli operai non lavorano niente salario. Questo il ricatto che il decreto legge del governo ha ripreso.

Si puo’ lavorare per morire? I padroni quando gli operai non servono ai profitti li licenzia.

Noi dobbiamo diventare capaci di far fuori gli agenti del padrone.

La magistratura di Taranto e’ stata costretta, dopo anni di assenza, a sequestrare l’aria a caldo dell’ILVA.

Il governo liquida la magistratura affermando che l’ILVA fara’ le bonifiche.

Noi dobbiamo utlizzare questa contraddizione. Noi operai dell’ILVA dobbiamo unificare il nostro esercito non dando tregua agli agenti di Riva.

La fabbrica e’ la nostra roccaforte. Non dobbiamo abbandonarla. Nella fabbrica dobbiamo unificare il nostro esercito.

Dobbiamo continuare a sostenere la nostra posizione: FINO A QUANDO RIVA NON BONIFICA DEVE CONTINUARE A PAGARE L’INTERO SALARIO.

Domani iniziamo e vedremo.

Saluti da un operaio dell’ILVA di Taranto

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