GENOCIDIO DEL POPOLO CURDO

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La situazione di guerra civile in Siria, attualmente in fase di stallo
logistico, vede contrapposte principalmente le fazioni di un sedicente
esercito di liberazione (gia’ visto in Libia…) ed il governo del
presidente Assad.

La terza figura politico-sociale in gioco, quindi escludendo da QUESTO
conteggio le centinaia di migliaia di profughi civili causati da un
improvviso imbracciare le armi di altrettanto spontanei ribelli, e’
quella del popolo curdo e del suo partito democraticamente
rappresentante presso le istituzioni.

Se la situazione gia’ era esplosiva all’interno dei confini turchi, con
l’esercito regolare impegnato a bombardare persino i sentieri
attraversati perlopiu’ da ragazzi neanche maggiorenni per lo scambio di
materiale alimentare, ora la situazione si puo’ ulteriormente complicare
estendendosi nella vicina Siria, causando:

-un forte incremento di profughi e sfollati tra la popolazione curda,
con conseguente aumento del numero di vittime della rappresaglia degli
stati “regolari” sostenuti dalla comunita’ internazionale

-un ulteriore tappo alle vie di fuga degli stessi: il territorio curdo
considerando l’area all’interno dei confini turchi confina con siria ed
iraq a sud ed iran ad est. Mentre i primi due sono attualmente
sottoposti a massicce operazioni di guerra, il terzo e’ considerato come
il principale bersaglio ultimo del cosiddetto “mondo civilizzato”. Chi
spinge di piu’ per sfondare nel campo di Teheran e’ la propaganda ebraica
e sionista diffusa in tutto l’Occidente: l’ultima azione militare
contro Gaza e la Palestina non era altro che una palestra di
allenamento per la stella di Davide.

-ulteriore disgregazione su base etnica e sociale del gruppo
costituente il Kurdistan, regione che ospita circa 20 milioni di
persone divise tra quattro stati di borghese creazione. Le speranze nel
secolo scorso di ottenere riconoscimento di autogoverno, partite
cronologicamente alla fine della Prima Guerra Mondiale, sono state
TUTTE ampiamente disattese. Sulla divisione interna tra curdi va
ricordata su tutti l’attivita’ spionistica e collaborazionista dei curdi
iracheni contro i fratelli turchi, i marxisti del PKK.

-da ultimo, come dato politico, va considerato che la Turchia non ha
MAI INTESO RICONOSCERE il genocidio avvenuto a cavallo tra il
diciannovesimo e ventesimo secolo ai danni della popolazione armena.
Con risultato piu’ di un milione di morti, con cifre mai accertate e
molto probabilmente mai piu’ accertabili.

-a fronte della “determinazione” turca, nulla vieta che una favorevole
situazione geo-politica che venga a crearsi possa spingere ad azioni di
maggiore forza contro il popolo curdo, magari sconfinando in territori
extra-nazionali con l’eventuale complicita’ di sedicenti “ribelli” di
qua e di la’ sparsi interessati ad annullare il peso politico, sociale e
culturale di quella che viene definita la “minoranza curda”.

Attenti a possibili nuovi genocidi, IN OGNI CASO GIA’ COMINCIATI SEPPUR
CON CIFRE ANCORA CONTENUTE RISPETTO A QUELLE DI UN SECOLO FA. IN
KURDISTAN COME IN PALESTINA.

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