Sono 91 anziché 180 i milioni di euro destinati al finanziamento pubblico ai partiti nel 2013. Ma a chi andranno questi soldi? Fino allo scorso luglio bastava l’1% per accedere ai finanziamenti, ora le regole sono diverse: senza un parlamentare eletto niente denaro sonante.
91 milioni anziché 180 sono i soldi destinati al finanziamento pubblico ai partiti nel 2013, in barba al referendum che li aveva aboliti ormai 20 anni fa.
In pratica, niente più casi “Sinistra arcobaleno”, la coalizione che la scorsa legislatura rimase fuori dal Palazzo non raggiungendo il quorum, ma che percepì comunque 9 milioni di rimborso elettorale.
Questa volta a dividersi la torta saranno verosimilmente dai cinque ai sette partiti e al Senato potrebbero essere solo tre o quattro formazioni a mangiarsi tutta la torta.
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