rassegna stampa
Gbagbo all’Aja utile criminale di guerra
Thomas Scheen
Tesi di FAZ, giornale tedesco: Gli africani considerano la Corte penale internazionale dell’Aja uno strumento dell’Occidente,
– I procedimenti contro criminali di guerra africani hanno sempre conseguenze politiche, che prima o dopo vanno a vantaggio dell’Occidente.
– L’esempio della Costa d’Avorio:
l’influenza francese molto ridotta sotto Gbagbo riprende con Ouattara.
– L’accusa contgro Gbagbo: Gbagbo, 67 anni, socialista, per rimanere al potere perseguiva con i suoi seguaci il piano di eliminazione degli oppositori politici ed etnici.
secondo i seguaci ed elettori di Gbagbo:
– Gli eventi secondo i seguaci di Gbagbo:
Guillaume Soro, ex leader del movimento studentesco e precedentemente molto legato a Gbagbo, subito dopo le elezioni del 2000 va in Burkina Faso e con i soldi del miliardario Ouattara costituisce un esercito di ribelli, che marcia sulla Costa d’Avorio e cerca di rovesciare il governo; sono commesse numerose atrocità.
– Nel 2007, sotto forti pressioni internazionali viene conclusa una pace e formato un governo di transizione, Soro è nominato primo ministro.
– Alle presidenziali del 2010, Soro minaccia guerra se Gbagbo non si dimette, e lo fa: 3000 vittime di cui oltre 800 civili massacrati in un villaggio dell’Ovest dai ribelli di Soro.
– La comunità internazionale riconosce Ouattara come presidente, e Guillaume Soro diviene presidente del parlamento, Gbagbo è perseguito.
– Rep. Dem del Congo: alle presidenziali del 2006 il presidente Kabila aveva perso per 42 a 58 contro il rivale Jean-Pierre Bemba, ex leader dei ribelli, ed ora ora detenuto all’Aja.
– Entrambi cercarono di risolvere la questione con le armi, fin quando Bemba fuggì in Portogallo, e poi venne arrestato dal Tribunale dell’Aja con l’accusa di aver perpetrato nel 2002 con i suoi ribelli un massacro nella Rep. Centrafricana, dove erano accorsi in aiuto del presidente Ange-Félix Patassé nella lotta contro i suoi militari.
o Contro il prsidente sudanese Bashir viene spiccato mandato di cattura per i crimini in Darfur, mentre non si fa altrettanto contro il presidente del Ruanda Paul Kagame, per il finanziamento di numerosi gruppi di ribelli che hanno provocato la miseria in Congo orientale?
Perché l’Occidente ha ancora bisogno di Kagame in Ruanda, mentre cerca un cambio di regime in Sudan, e lo strumento è la Corte penale internazionale.
o Se i governi africani dovessero ancora ratificare lo statuto di Roma che istituì la Corte penale internazionale, ci penserebbero due volte.
– Il mandato arresto contro il presidente sudanese Omar al Bashir non è stato rispettato da nessun governo africano; ed è stato ricusato anche dal nuovo presidente della commissione dell’Unione Africana, Nkosazana Dlamini-Zuma.
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