Avvicinandosi la data fatidica delle elezioni, i contendenti si lanciano in avvertimenti squisitamente mafiosi e, complici i «mercati», paventano scenari catastrofici, nel caso venissero disattesi i loro «inviti». Sostanzialmente, la partita si gioca tra due squadracce: da un lato Bersani(Renzi)-Monti, dall’altro Berlusconi-Maroni. Leader e supporters sono assai preoccupati, non tanto per il tetro orizzonte economico, ma per un’evoluzione sociale magmatica, dove vecchio e nuovo oggi si incrociano e, domani, potrebbero scontrarsi. Con esiti del tutto imprevedibili. E preoccupanti.
Lo sappiamo, il voto serve essenzialmente ai padroni che, in questo modo, possono definire la consistenza delle diverse aree di consenso sociale e stabilire, quindi, a chi prendere, attraverso il fisco, e a chi dare, attraverso la redistribuzione del reddito
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