RASSEGNA STAMPA
Il Bundestag da mandato per la missione di addestramento in Mali/ Il Bundestag approva a grande maggioranza l’invio di soldati in Mali
Majid Sattar, Berlin
– La Germania non intende più rimanere da parte nello sfruttamento dell’Africa. Dopo l’approvazione del governo, sono stati approvati anche al Bundestag i due mandati per il Mali, con un ampio accordo parlamentare, (le forze di governo (Cdu-Csu+Fdp) ma anche i socialdemocratici SPD e i Verdi:
o invio fino a 230 soldati tedeschi, in appoggio alle truppe francesi,
o e la partecipazione alla missione UE di “addestramento” di soldati del Mali, che prevede fino a 500 soldati, inizio aprile.
La Bundeswehr contribuisce inizialmente con 180 soldati;
o altri 150 soldati tedeschi saranno inviati per il sostegno logistico ai francesi, con l’utilizzo di un Airbus per il rifornimento aereo dei caccia francesi Rafale e dei bombardieri Mirage, che senza il rifornimento non potrebbero coprire la distanza da Francia o altri paesi africani, per il Mali.
o Costo della partecipazione tedesca oltre €55mn/anno.
o Il ministro Difesa (CDU) ha già avvertito i soldati della possibilità che la missione sia lunga e pericolosa.
– SPD: i mandati sono ragionevoli, la missione di addestramento è una missione UE, entrambi i mandati sono approvati dal CdS ONU (risoluzioni 2071 e 2085).
o Anche se la situazione in Mali non è chiara, (il governo di Bamako è il risultato di un Putsch militare), ma non si può lasciare libertà di azione in Mali ad al-Qaeda.
o I liberali dell’FDP: se l’Europa vuole essere presa seriamente nel mondo deve mostrare capacità di azione.
Il partito Die Linke svolge ruolo di “opposizione leale”, sostiene le argomentazioni dei governi francesi e e tedesco.
La Germania ha già fornito 3 aerei da trasporto Transall, che con 117 voli hanno portato circa 570 soldati di ECOWAS, e 290 tonnellate di materiali. Per questo supporto logistico sono stanziati 63 soldati a Dakar, Senegal.
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Wsws 130222
Il governo tedesco decide sul dispiegamento militare di lungo termine in Mali
Wolfgang Weber
– WSWS: La guerra in Mali, giustificata come lotta al terrorismo, è la continuazione della campagna – iniziata con la guerra di Libia – delle potenze imperialiste tra loro in competizione per ri-colonizzare l’Africa.
o Obiettivo principale cacciare la Cina, che negli ultimi 15 anni ha conquistato una considerevole influenza economica e politica in Africa, dove il suo maggior partner commerciale è il Mali, povero ma con enormi risorse minerali, per gran parte ancora non sfruttate (petrolio, gas, uranio, oro, argento, bauxite, manganese, rame, fosfati, diamanti, terre rare …).
– Ogni anno il governo del Mali dà circa 60 concessioni di esplorazione ed estrazione a gruppi esteri; i militari poi sgomberano la popolazione ivi residente.
– Il francese Areva ha progetti per i giacimenti di uranio nel Nord Mali, dato che in tempi prevedibili si esauriranno quelli del Niger che da 40 anni forniscono circa il 40% del fabbisogno di Areva, a prezzi meno di 1/3 di quelli del mercato mondiale.
La Germania ha un interesse diretto al successo militare in Mali, perché un forte calo nei rifornimenti di uranio o un aumento del prezzo per la Francia avrebbe importanti conseguenze economiche e politiche per tutta l’area euro.
sono i dettami della contesa imperialista ,che in nome del profitto creano situazioni di miseria fame è guerre.