The Economist 130305
Il Venezuela dopo Chávez
– Cosa sopravviverà della “rivoluzione bolivariana” di Chávez, che è riuscito a divenire un personaggio internazionale, la figura più conosciuta in America Latina, dopo l’amico Fidel Castro, grazie ad un misto di talento politico e buona fortuna?
– Il chavismo sopravviverà a Chávez, ma gli eredi si troveranno problemi difficili da risolvere:
o nuovo rallentamento dell’economia, svalutazione del 32% della moneta a febbraio;
– il Venezuela si trova agli ultimi posti della graduatoria internazionale per governance e competitività.
– Nessuno dei leader del PSUV, se vincesse, avrebbe né l’autorità né le capacità comunicazione di Chávez per affrontare questi problemi:
o il candidato designato da Chávez stesso, l’attuale ministro Esteri e primo ministro, Maduro, è uno yes man, senza peso politico;
o Diosdado Cabello, l’avversario, ha ambizioni sue personali, al di là della fedeltà dichiarata.
o Forse solo l’appoggio della leadership cubana potrà mantenere l’unità del chavismo, a cui ha interesse …
Nel 1998 vinse le presidenziali con il 58% dei consensi, con la promessa di disfarsi del vecchio ordine e eliminare corruzione la povertà.
– Formò una Costituente, che scrisse una Costituzione, approvata con un referendum, basata sul rispetto del diritto di proprietà privata, diritti umani e indipendenza del potere giudiziario,
ma che, ampliando i poteri della presidenza e delle forze armate, gli consentì di nominare suoi fedeli alla corte suprema e nelle altre istituzioni nominalmente indipendenti.
– Non governò però con il consenso ma con scontri e decreti, e questo scatenò forte scontento politico,
o giunto al culmine nell’aprile 2002, con la marcia di migliaia di oppositori che chiesero le sue dimissioni; 19 le vittime uccise da cecchini.
o I militari si rifiutarono di obbedire all’ordine di sopprimere le proteste con la forza, e Chávez si dimise.
Quando un uomo d’affari conservatore ne prese il posto, i militari lo riportarono al potere.
– I fattori aiutarono Chávez:
o 1. la forte crescita del prezzo petrolifero, che fornì la gran parte degli introiti dell’export venezuelano;
o 2. i nuovi programmi sociali, consigliati da Castro, e chiamati “missioni”, sanità e educazione per gli adulti.
o In cambio del petrolio a basso prezzo, Cuba fornì al governo venezuelano migliaia di medici e di allenatori sportivi.
o I programmi sociali e gli introiti petroliferi gli permisero di vincere un referendum nel 2004 che non gli avrebbe consentito la rielezione.
– Nel 2006 vinse a larga maggioranza le elezioni, e dichiarò che stava realizzando il “socialismo del XXI secolo”, mai meglio definito;
o nazionalizzò ampie fette di economica, comprese tlc, elettricità, cementiero, e parte del petrolifero ancora in mani private.
– La sua base sociale originale erano i lavoratori dell’economia informale, fiorita negli anni Ottanta dopo la fine del precedente boom petrolifero,
– a questa si aggiunse un numero crescente di pubblici dipendenti, che quasi raddoppiarono, a 2,4 milioni, durante i suoi governi.
– Chávez creò altri due strumenti di controllo:
– una milizia di circa 125 000 che rispondeva a lui direttamente, anziché al comando dell’esercito;
– una rete di consigli di comunità che assunsero molte delle funzioni, e degli introti l’amministrazione locale.
– Dietro la propaganda la rivoluzione bolivariana fu un affare corrotto e mal gestito; l’economia divenne sempre più dipendente dal petrolio e dalle importazioni.
Le espropriazioni delle imprese agricole ridussero la produzione agricola, i controlli dei prezzi e del cambio non evitarono una inflazione persistente e portarono alla mancanza di generi di prima necessità.
– anni la maggior parte del paese ha avuto frequenti interruzioni di energia;
– gli ospedali sono allo sfacelo, e molti dei programmi sociali languiscono.
– Il crimine è aumentato, Caracas è una delle capitali più violente del mondo.
– Il Venezuela è il canale di passaggio del traffico di droga, in cui sono coinvolte parti delle forze di sicurezza.
– In politica estera:
o usò la ricchezza petrolifera per creare un blocco anti-americano, chiamato (Alba) Alleanza Bolivariana per le Americhe, che comprende Cuba, Bolivia e Ecuador, e diversi stati clienti del Centro America e dei Caraibi, concorrente con le ambizioni del Brasile a guidare il Sud America.
o Per anni ha mantenuto un’alleanza con la guerriglia colombiana dei FARC, consento loro di utilizzare il Venezuela come base.
o l’Argentina di Cristina Fernández e di Néstor Kirchner erano amici e clienti: il Venezuela acquistò i bond argentini, nel 2007 sovvenzionò la campagna elettorale della Fernández, con $800 000.
o Il Brasile sfruttò Chávez per rintuzzare l’influenza Usa nella regione;
o e la malgestione economica venezuelana consentì ai gruppi brasiliani per vendere merci e servizi al Venezuela che non li produceva più.
o Chávez si alleò con l’Iran che offrì “cooperazione tecnica”;
o acquistò armamenti per $15MD soprattutto dalla Russia di Putin;
o si fece amico di Saddam Hussein, Robert Mugabe, Muammar Gheddafi e Bashar Assad.
La crisi economica internazionale 2008-2009 ha messo in mostra la debolezza del chavismo: mentre il resto dell’America latina si è ripresa velocemente, il Venezuela è rimasto in recessione per due anni.
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