E i sindacati sono uniti nell’incredulità che i padroni vogliano chiudere
Nel caso in cui “il sindacato dovesse decidere per forme di lotta più incisive, come l’occupazione dello stabilimento, la città ed il sindaco in persona saranno dalla parte degli operai e occuperanno la fabbrica”.
Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, ha iniziato la campagna elettorale per le prossime elezioni regionali fra gli operai della Brdgestone con questa reboante promessa populistica. E ha aggiunto preoccupato che gli operai parlino di “guerra civile”: “La situazione della Bridgestone è catastrofica, perché ha un impatto sul tessuto industriale di Bari, già sotto stress”.
Può stare tranquillo, Emiliano. I sindacati non spingeranno mai gli operai a occupare la fabbrica. La Uiltec, l’Ugl e le segreterie nazionali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil sono ancora “incredule” che i padroni giapponesi abbiano deciso in maniera irrevocabile la chiusura dello stabilimento di Bari. Al massimo possono tollerare che gli operai, come per il momento hanno fatto, organizzino un presidio formale.
Se gli operai della Bridgestone vogliono mettere sul piatto della bilancia dello scontro con i padroni giapponesi tutta la loro forza per salvare i posti di lavoro, devono occupare la fabbrica per impedire che merci e macchinari escano fuori. Non hanno altra scelta! Sapendo bene che, a parte le dichiarazioni di facciata, saranno abbandonati sia da Emiliano sia dai sindacati. Ma non importa: meglio soli che male accompagnati!
SALUTI OPERAI DALLA PUGLIA
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