GRANDE MANIFESTAZIONE A MILANO

Sabato 16 marzo si è svolta a Milano una grande manifestazione. Sicuramente più di 20mila persone, in gran parte giovani, dalle 15 alle 20,  hanno attraversato i quartieri Ticinese, Vigentino, Romana e Corvetto. L’occasione è stata offerta dal decimo anniversario dell’assassinio di Davide Dax Cesare da parte dei fascisti. La manifestazione ha assunto una precisa connotazione anticapitalista, facendosi portavoce delle necessità che oggi più colpiscono i proletari, giovani e vecchi, a partire dalla casa. Milano, capitale della speculazione edilizia, alimentata dall’Expo, è diventata capitale del disagio sociale, con centinaia di homeless costretti a vivere per le strade e migliaia […]
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Sabato 16 marzo si è svolta a Milano una grande manifestazione. Sicuramente più di 20mila persone, in gran parte giovani, dalle 15 alle 20,  hanno attraversato i quartieri Ticinese, Vigentino, Romana e Corvetto. L’occasione è stata offerta dal decimo anniversario dell’assassinio di Davide Dax Cesare da parte dei fascisti.

La manifestazione ha assunto una precisa connotazione anticapitalista, facendosi portavoce delle necessità che oggi più colpiscono i proletari, giovani e vecchi, a partire dalla casa. Milano, capitale della speculazione edilizia, alimentata dall’Expo, è diventata capitale del disagio sociale, con centinaia di homeless costretti a vivere per le strade e migliaia di famiglie sotto l’incubo dello sfratto.

Il corteo si è distinto per le ottima capacità di autorganizzazione. Assenti (o in incognito) le associazioni più o meno colluse con le istituzioni.

Circa trecento giovani hanno assicurato l’autodifesa da eventuali provocazioni poliziesche.

Del tutto marginali, se c’erano, i partitini in sevizio permanente effettivo.

Uno sporco gioco, smentito dai fatti …

La manifestazione di sabato era il momento centrale delle tre giornate di iniziative, incominciate venerdì 15 e terminate domenica 17 marzo, ampiamente pubblicizzate. Ciò nonostante, istituzioni locali, il Comune di Milano («La circolazione nel capoluogo lombardo è scorrevole; ATM avvisa di possibili deviazioni per la manifestazione, in centro, delle ore 13»), stampa, radio e televisione le hanno minimizzate, se non ignorate.

Di conseguenza, in un quarto della città il traffico ha subito disagi, che sono stati aggravati dalla massiccia presenza delle forze del disordine(definizione quanto mai appropriata!) che hanno bloccato inutilmente vie e incroci. Creando ingorghi. E disordine …

L’azione congiunta dei media e degli sbirri ha inevitabilmente attizzato tra i «cittadini» quel clima di malessere nei confronti delle proteste e delle manifestazioni, che favorisce prima il fastidio per ogni iniziativa autonoma, che viene poi giudicata inutile e dannosa al«quieto vivere», diffondendo quindi la passiva rassegnazione, per accettare il«meno peggio». Che non ha mai fine.

D’altro canto, da tempo, il silenzio stampa colpisce ogni forma di protesta. A meno che la protesta non «si faccia sentire»,come è avvenuto sabato pomeriggio, almeno per il numero dei partecipanti.

E allora si scatenano le menzogne, di destra e di sinistra. Prima se ne minimizza la consistenza, prendendo per buono il dato della Questura, 5mila, poi si parla di «tensioni e incidenti».

Per tensioni e incidenti si intende l’affissione di manifesti e le scritte murali, ovvero una delle poche forme di comunicazione per chi viene escluso dai media, o peggio viene calunniato dai media.

Per tensioni e incidenti si intende qualche danno alle vetrine delle banche … Scherziamo! Chi semina vento raccoglie tempesta, è inevitabile, e le banche in questi anni di danni ne hanno fatti parecchi, strozzando con i mutui o negandoli a chi ha l’acqua alla gola. Salvo poi farsi coinvolgere in speculazioni finanziarie pericolose (ma lucrose peri soliti noti), come ha fatto il Monte dei Paschi di Siena. E quando le cose vanno male, le banche chiedono aiuto allo Stato che, a sua volta, salassa i contribuenti, ovvero i lavoratori dipendenti. Come hanno fatto Monti & Fornero. Secondo i media, si dovevano lanciare fiori?

Per tensioni e incidenti si intende il lancio di petardi da stadio verso gli sbirri che, di questi tempi, hanno più volte dimostrato la loro funzione di mercenari al servizio dei padroni, aggredendo operai e disoccupati. Con la benedizione dei media…

Che dire? Chi semina vento raccoglie tempesta. La migliore risposta a tutte le provocazioni e menzogne delle istituzioni, dei padroni e dei pennivendoli al loro servizio è il protagonismo sociale delle migliaia di giovani presenti alla manifestazione. Questi sono i fatti.

D. E., Milano 17 marzo 2013.

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