CINA

RASSEGNA STAMPA Cina, politica interna, estera Asia Times      130313      Mar 13, ’13 La Cina coglie l’occasione favorevole per le forze di mercato Francesco Sisci –       Due gli aspetti di lungo termine delle riforme amministrative annunciate dalla sessione plenaria del parlamento cinese: –       1: concentrazione e centralizzazione del potere secondo la tradizione imperiale e argine alle forze centrifughe che hanno fatto uscire dal controllo la politica interna ed estera. –       2. una grande riforma liberale, come strumento per raggiungere questo fine, per digerire la quale l’apparato statale impiegherà mesi. Le riforme del 1998  cambiarono in un anno l’intero sistema, […]
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RASSEGNA STAMPA

Cina, politica interna, estera

Asia Times      130313

     Mar 13, ’13

La Cina coglie l’occasione favorevole per le forze di mercato

Francesco Sisci

–       Due gli aspetti di lungo termine delle riforme amministrative annunciate dalla sessione plenaria del parlamento cinese:

–       1: concentrazione e centralizzazione del potere secondo la tradizione imperiale e argine alle forze centrifughe che hanno fatto uscire dal controllo la politica interna ed estera.

–       2. una grande riforma liberale, come strumento per raggiungere questo fine, per digerire la quale l’apparato statale impiegherà mesi.

Le riforme del 1998  cambiarono in un anno l’intero sistema, dando maggiore potere economico ai gruppi statali, e liberandoli da obblighi amministrativi e sociali.

–       La riforma dei ministeri ora annunciata dal parlamento va in senso contrario: dare spazio al mercato; essa è una rielaborazione della filosofia e delle funzioni dei ministeri.

o   Il vice-primo ministro, Ma Kai, incaricato della riforma: suo scopo è dare potere al mercato e alla società, ridurre gli interventi del governo nelle questioni spicciole, e accrescerne invece la capacità di gestione nelle questioni macroeconomiche, e fornire una supervisione.

o   Sono stati quasi dimezzati ministeri, da 44 a 25,

o   e ciò significa che la nuova dirigenza di Xi Jinping – appoggiato dal premier uscente Hu Jintao –  è riuscita a imporsi sulle migliaia di interessi configgenti della potente burocrazia.

       La prima vera vittoria di Xi Jinping è quella sul ministro delle Ferrovie, che era riuscito a resistere alle riforme del 1998 ed era l’unico ministro a gestire direttamente le finanze del suo settore:

o   ora le funzioni amministrative del suo ministero, come quelle degli altri ministeri, saranno separate dalle funzioni economiche e affidate a società statali; inoltre opererà sotto il ministero dei Trasporti.

o   Non si sa cosa ne sarà della polizia e dei tribunali che operavano direttamente sotto il potere del ministero delle Ferrovie.

       Sono stati creati nuovi enti:

o   una Amministrazione Nazionale per l’Energia, che deve coordinare attività prima divise tra gruppi di controllo di elettricità, petrolio, carbone, etc.

       La riforma amministrativa comprende una misura che ha importanti riflessi per la politica estera; viene creata una sola amministrazione per le aree marine:

o   essa si occuperà di tutte le aree costiere, compresi gli arcipelaghi contesi del Mar di Cina Meridionale e le isole Diaoyu, o Sensaku, disputate con il Giappone,

o   il quale ha già protestato.

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Asia Times      130107

Troppi cuochi guastano lo stufato della politica estera

Tesi: La Cina oggi non può limitarsi a reagire agli stimoli esterni, deve agire, tenere un profilo alto, agilità di iniziativa, ma il sistema non consente i prendere decisioni improvvise e di muoversi velocemente.

            La riforma generale del processo decisionale di politica estera e lo spazio di manovra del presidente sono due fattori fondamentali per l’adeguamento alle richieste provenienti dalla politica internazionale.

       Data la sua dimensione economica e demografica, la velocità di cambiamento, tutte le decisioni di politica interna della Cina ( più o meno abitazioni, auto, carne o cereali …)

       hanno importanti riflessi internazionali, e li avranno ancora di più man mano cresce economicamente e politicamente.

       Il presidente cinese deve negoziare ogni decisione della politica estera della Cina con gli altri importanti attori:

o   le Forze Armate, uno Stato dentro lo Stato, con interessi tentacolari sia in Cina che all’estero, contano più del ministero Esteri;

o   l’apparato di intelligence, il ministero per la Sicurezza statale,

o   il dipartimento Esteri del PCC, un tempo più importante del ministero Esteri teneva le relazioni con gli altri PC, ed ora ha incarichi confusi;

o   il Fronte Unito, che si occupa dei cinesi all’estero e delle religioni, come ad es. le relazioni con la Santa sede o con Taiwan.

       Il ministero del Commercio, occupandosi dei gruppi con un enorme surplus commerciale, ha un peso rilevante nelle decisioni;

       come pure la Banca Centrale, dato il suo ruolo di lotta alla rivalutazione dello yuan 

       il ministero Finanze, legato ai due precedenti (Commercio e banca Centrale);

       il ministero per l’ambiente, dato che la Cina esporta inquinamento oltre che merci.

       Ci sono poi decine di piccoli e grandi gruppi con investimenti all’estero;

       i gruppi petroliferi statali, presieduti da vice-ministri, che pompano profitti per MD di yuan, pesano perché nodo cruciale per sicurezza energetica per il paese,

       tutti i gruppi che cercano di internazionalizzarsi;

       informazione e propaganda sono una parte integrale della politica estera, divisa tra intellettuali falchi e colombe.

Tutti i nove membri del comitato permanente del politburo …

La responsabilità diffusa nelle scelte di politica estera – con ogni settore che perseguiva i propri interessi in un quadro di lasca coordinazione – ha funzionato finché la Cina non ha fatto ingresso con forza nella politica estera, con il 2° posto dell’economia mondiale.

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Faz      130314

Cina – il riformatore nazionalistico

Petra Kolonko, Pechino

Primi segnali, contradditori, sulle idee del nuovo presidente della Cina, e da 4 mesi capo del PCC e comandante supremo delle forze armate, Xi Jinping.

o   ha parlato di difesa della Costituzione, stato di diritto, lotta a corruzione e abuso di potere;

o   funzionari … demagogicamente ad es. di limitazione di spesa e sprechi nei viaggi e ispezioni,

ma non di energiche misure anti-corruzione, la lotta anti-corruzione deve essere fatta con appelli moralistici ai membri del partito, non con il controllo della giustizia e dell’opinione.

In politica estera, finora si è mostrato nazionalista: una Cina forte, rinascita della nazione cinese;

       la Cina deve essere una potenza marittima;

       compito delle forze armate cinesi saper fare e vincere una guerra.

       Xi Jinping riunisce quattro cariche: capo del PCC, presidente della commissione militare del partito, presidente della Cina e capo della commissione militare del governo;

o   non è certo se potrà utilizzarle per grandi cambiamenti, dato che la direzione della Cina rimane collettiva e il capo del PCC deve soprattutto ascoltare soprattutto i membri del comitato permanente del politburo, diviso in fazioni e cricche.

o   Non si sa se Xi Jinping riuscir imporsi superando le profonde fratture lasciate dalla destituzione di Bo Xilai, membro del politburo.

Con la nomina a suo vice del riformista Li Yuanchao (che ha studiato in Occidente), Xi Jinping ha dato un piccolo colpo alla cricca dell’ex capo del partito Jiang Ze; la sua nomina sarebbe un segnale positivo di modificazioni nei quadri dirigenti.

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