Per i 104 operai della ex CABLELETTRA di Robbio, Pavia, non ci sarà
proroga della cassa integrazione straordinaria fino a settembre.
Da ricordare che con la riforma Fornero la CIGS è destinata a
scomparire, sostituita dall’ASPI. Per tutto questo anno solare chi ha
percepito l’indennità di disoccupazione ordinaria fino allo scorso anno
andrà avanti senza cambiare nulla.
Ma visto che ogni anno verranno riviste tabelle ed importi dell’ASPI, è
facile prevedere gli effetti sugli operai inoccupati ed in cassa
integrazione, in particolare quella straordinaria.
Per i 104 operai CABLELETTRA di Robbio si prospetta quindi all’orizzonte
la mobilità: ipotesi però scartata dall’assemblea, almeno per il
momento. Molti infatti hanno da contendere quote di liquidazione mai
percepite, e si devono ora rivolgere al commissario che ha la procura
sull’impresa; altri hanno preferito scegliere dal principio della
situazione la mobilità volontaria.
Situazione differente in Campania nello stabilimento di Limatola,
Benevento: qui lavoravano un centinaio di operai, 95 sino al 2011, anno
in cui la società giapponese YAZAKI CORPORATION aveva deciso di
rilevare lo stabilimento convertendolo da produttivo a logistico,
prevedendo il reintegro di soli 9 (nove! ) operai.
Ora la Regione Campania sarebbe intenzionata ad adottare la cassa
integrazione in deroga regionale: appena un gradino sopra la situazione
robbiese. Tutto da verificare e decidere in entrambe le realtà, ma altri
200 operai circa rischiano anche l’ultimo paracadute.
Finendo nelle fauci dell’ASPI della Fornero (75% dello stipendio per la
fascia sino 1180 euro, erogati per 8 mesi per chi ha meno di 50 anni
anagrafici).
Operai che potenzialmente l’ISTAT ha finora conteggiato tra la
forza-lavoro attiva, continuando ad indorare la pillola della crisi al
Paese.
Intanto tra centinaia di realtà sul territorio, l’ “esercito di riserva”
continua esasperatamente a crescere.
Mobilitati saluti Operai da Pavia
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