RASSEGNA STAMPA
Asia Times 130410
La Cina mira al Sud Corea con il soft power
Sunny Seong-hyon Lee
– Tesi AT:
– La Cina starebbe riconsiderando le sue relazioni – non tanto con il Nord Corea come pensa Obama – ma verso il Sud Corea (SC), uno “Stato pendola”, l’anello debole nell’alleanza Usa-SC-Jap, che pensa di poter tirare dalla propria parte allontanandola dagli Usa.
– Pechino ritiene che il SC abbia più affinità con la Cina che con il Jap, con il quale hanno entrambe dispute storiche e territoriali (Isole Takeshima), che hanno guastato le relazioni SC–Jap, fondamentali per gli USA.
o Pechino starebbe corteggiando il SC, e questo mentre – nel quadro dei cambiamenti geo-strategici ed economici della regione – in Nord Corea sta montando il bellicismo e anche la relazione USA-SC sta modificandosi:
o il SC vuole adeguare il proprio status nelle relazioni di potenza alla sua ascesa globale, e questo significa una maggiore autonomia dagli USA,
o esempio recente la disputa sull’accordo ROK-USA (ROK=Rep. di Corea) per il nucleare civile, con il SC che desidera produrre il proprio combustibile nucleare, come il Jap.
o Gli Usa condividono l’intelligence con l’Australia sulla Cina, ma non lo fanno con il SC sul Nord Corea.
– Anche il Sud Corea sta riconsiderando le sue relazioni con la Cina, e intende guadagnarsene l’appoggio, anche in vista di una eventuale riunificazione della penisola, guidata dal Sud Corea.
– Il SC risponde al corteggiamento di Pechino, pensando di usarlo per strappare a Washington quanto da tempo richiede.
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Ft 130410
La Cina aggiusta il suo approccio al Nord Corea
Kathrin Hille, Pechino
– Pechino pensa sempre più che la politica nordcoreana “del rischio calcolato” danneggi gli interessi cinesi.
– La modificazione delle sue relazioni con il Nord Corea deve avvenire senza pregiudicare la stabilità della penisola, e questo spiega la contraddizione tra il dibattito interno sull’abbandono dell’alleanza con il Nord Corea e il suo mantenimento a livello ufficiale.
– Usa e Cina hanno interesse alla stabilità della penisola coreana, e su questo possono cooperare; il problema per la Cina è come farlo,
– senza scatenare maggiore bellicosità da parte del NC, o perfino il crollo del regime assumendo una linea troppo rigida o allineandosi apertamente con Washington.
– Benché la posta in gioco fosse minore rispetto a quella in gioco con il Nord Corea, Pechino è stata riluttante ad opporsi a regimi con cui ha collaborato a lungo,
o con quello siriano di Bashar al-Assad, di cui è risultata di fatto sostenitrice, assieme alla Russia;
– con quello di Gheddafi, dal cui abbattimento i gruppi cinesi hanno subito danni economici.
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Asia Times 130409
La Cina sul filo del rasoio sulla Corea
Francesco Sisci
Tesi:
– La questione nordcoreana è divenuta lo snodo delle relazioni multilaterali in Asia, dove è mutato l’ordine regionale, Pechino non può più sottomettere la sua politica estera al comportamento del Nord Corea,
– il cui ruolo geopolitico per la Cina è modificato dal fatto che sia Taiwan che il Sud Corea hanno migliorato le relazioni con Pechino.
– In Cina c’è chi pensa che fosse la Cina e non gli Usa l’obiettivo del test nucleare del Nord Corea, stanco di essere usato come pedina della strategia cinese, e che sia servito al presidente Kim Jong-eun per dare dimostrazione della sua forza ai generali e zii che lo controllano.
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Asia Times 130415
Un ombrello nucleare cinese per il nord Corea?
Qingshan Tan
– Quella nucleare è l’unica carta che il Nord Corea può giocare per negoziare con gli USA (che secondo i leader nordcoreani vorrebbero rovesciare il regime).
– La Cina non vuole che sanzioni più rigide portino al collasso economico o politico il Nord Corea,
che potrebbe essere evitato con lo sviluppo economico in cambio della denuclearizzazione del Nord Corea e della protezione nucleare cinese e dell’aiuto economico internazionale.
[R+T]
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