LA SICILIA DEL PD DI CROCETTA

Redazione di Operai contro, Da No Muos Siracusa comitato cittadino Arrestati Turi e Nicola per resistenza a pubblico ufficiale… chiunque abbia a disposizione un video che dimostra che non c’è stata nessuna violenza lo metta su facebook. Ci appelliamo a qualche parlamentare LIBERO: andate in carcere a Caltagirone a trovare Turi e Nicola.Fate girare questo post. E’ semplicemente una vergogna perché Turi e Nicola si sono consegnati volontariamente alle 17.30 e non hanno opposto nessuna resistenza né hanno usato violenza. Dopo la consegna sono stati portati al commissariato bagnati fradici…. MA LA BANDIERA NO MUOS DI NICOLA E’ RIMASTA […]
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Redazione di Operai contro,

Da No Muos Siracusa comitato cittadino

Arrestati Turi e Nicola per resistenza a pubblico ufficiale… chiunque abbia a disposizione un video che dimostra che non c’è stata nessuna violenza lo metta su facebook. Ci appelliamo a qualche parlamentare LIBERO: andate in carcere a Caltagirone a trovare Turi e Nicola.Fate girare questo post. E’ semplicemente una vergogna perché Turi e Nicola si sono consegnati volontariamente alle 17.30 e non hanno opposto nessuna resistenza né hanno usato violenza.

Dopo la consegna sono stati portati al commissariato bagnati fradici….

MA LA BANDIERA NO MUOS DI NICOLA E’ RIMASTA SULL’ANTENNA A SVENTOLARE LIBERTA’ CONTRO I MESSAGGI DI MORTE CHE ARRIVANO DAL MINISTERO DELLA DIFESA E DAGLI USA.

Apprendiamo proprio in questo momento che Turi e Nicola hanno deciso di attuare lo sciopero della fame.

 ECCO COSA DICE Repubblica del 22 aprile 2013:

“No Muos a Niscemi scontri e due arresti.
Attivisti sulle antenne, l’ira degli Usa

Sette attivisti si sono introdotti nel territorio della base di telecomunicazioni e quattro di loro si sono arrampicati sulle antenne. Condanna dell’ambasciata americana: “Messi a rischio manifestanti e soccorritori, azione da condannare”. Tre poliziotti feriti negli scontri

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/04/22/news/no_muos_a_niscemi_scontri_e_denunce_attivisti_sulle_antenne_l_ira_degli_usa-57259325/?ref=HREC1-12

NISCEMI – Un’invasione – pacifica – ma pur sempre un’invasione, del territorio americano. Gli scontri tra manifestanti e polizia. L’ira dell’ambasciata americana, due arresti e altri cinque denunciati. E’ stata una giornata di tensione sul Muos, il maxi radar della marina militare americana in costruzione a Niscemi, in provincia di Caltanissetta.
Stamattina  gli attivisti no Muos hanno violato la zona off limits e quattro di loro si sono arrampicati su una delle 46 antenne presenti all’interno per opporsi all’installazione del sistema di comunicazioni satellitari delle forze armate Usa.
Ci sono stati scontri con la polizia e sette dimostranti sono stati denunciati. Tre poliziotti, tra i quali il commissario capo Gabriele Presti, sono stati colpiti con calci e pugni e hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale “Suor Cecilia Basarocco”.
Due manifestanti, Desirè Ristagno e Vanessa Ferraro, sono scesi dalle antenne poco dopo.

Nel pomeriggio sono scesi anche Turi Vaccaro, originario di Palermo e noto per le sue battaglie contro la base missilistica di Comiso, e Nicola Boscelli, di Piazza Armerina, che fa parte anche del comitato “No Tav”.

In tutto sette le persone che hanno scavalcato la recinzione e attuato il blitz nella base statunitense.
Due di loro sono stati arrestati in serata dalla polizia: Vaccaro, accusato di danneggiamento aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e introduzione abusiva in luogo di interesse militare; e Boselli, per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale oltre che per essersi introdotto nell’area vietata della base americana. Gli altri cinque sono stati denunciati per danneggiamento e introduzione illegale in struttura militare. A cinque degli attivisti viene contestato anche la resistenza a pubblico ufficiale.
Il blitz è stato condannato dagli Stati Uniti: “Gli Stati Uniti – afferma una nota dell’ambasciata americana a Roma – sostengono convintamente il diritto ad una protesta pacifica. Tuttavia, lo sconfinamento illegale da parte di manifestanti in una struttura militare e la deliberata e irresponsabile distruzione della proprietà degli Stati Uniti hanno messo a rischio sia i manifestanti stessi che i soccorritori. Condanniamo tali azioni”.
“La sicurezza è sempre stata una preoccupazione prioritaria degli Stati Uniti nella realizzazione del sito terrestre per l’antenna Muos, nei pressi di Niscemi. Comprendiamo le preoccupazioni relative alla struttura Muos – prosegue la nota – sollevate da alcuni cittadini che abitano nella zona, ed è il motivo per cui stiamo cooperando a pieno con il governo italiano, che sta realizzando un nuovo studio sull’impatto per la salute e che sarà completato entro il 31 maggio 2013. Uno studio che siamo fiduciosi confermerà la sicurezza della struttura Muos”.
“La costruzione delle torri Muos – conclude il documento – è stata temporaneamente sospesa. Tuttavia, la Naval Radio Transmitter Facility (NRTF) di Niscemi rimane operativa ed è vitale per le operazioni militari e umanitarie della Nato. Le azioni illegali e irresponsabili di oggi, condotte da un gruppo di manifestanti, mettono a repentaglio queste operazioni”.
Secondo i manifestanti durante il blitz non sarebbe stato compiuto alcun danneggiamento alle strutture: “Anche se a distanza notevole abbiamo notato che uno dei sette attivisti che si erano introdotti nella base Usa ha scollegato un paio di cavetti, svitandoli. Nessuna rottura irreversibile, solo un gesto di protesta goliardica. Basta avvitare di nuovo gli spinotti e tutto torna come prima. La forzatura la stanno facendo invece gli Usa, che tendono a esagerare per criminalizzare l’intero movimento No Muos” dice Giuseppe Maida, uno degli attivisti No Muos rispondendo alla nota dell’ambasciata.
Anche ministero della Difesa
interviene sulla vicenda. “Nel rispetto del diritto ad una protesta pacifica e democratica – si legge nel comunicato – il ministero ribadisce che la tutela della salute dei cittadini che abitano nella zona di Niscemi è sempre stata e sempre sarà prioritaria e condizione indispensabile per la realizzazione delle antenne terrestri del sistema Muos”.
“In tal senso – prosegue la nota – in attesa dei risultati dello studio dell’Istituto Superiore di Sanità che sarà completato entro il 31 maggio, la Difesa è impegnata a dare puntuale attuazione alle intese raggiunte che prevedono la sospensione della costruzione delle torri e dell’istallazione delle parabole del sistema Muos”.
Ma il funzionamento degli impianti della Naval Radio Transmitter Facility di Niscemi, sottolinea, “deve essere assicurato in ottemperanza a quanto convenuto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri”.

LE IMMAGINI DEL BLITZ DEI NO MUOS

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/04/22/foto/no_muos_ancora_proteste_a_niscemi_gli_attivisti_si_arrampicano_sull_antenna-57216692/1/

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2 Comments

  1. piero

    La lotta dei NO MOUS è condivisibile è va sostenuta senza riserve, non solo pechè dannose alla salute, ma anche per cotrastare ingiustificata invasione territoriale e imperialistica degli USA sul territorio nazionale. La contrarietà a questo sistema “DIFENSIVO MILITARE” dovrebbe prescindere l’eventuale danno alla salute umana,, allo stesso modo come vanno contrastate le cosidette “MISSIONI DI PACE”, il popolo non deve defendersi da nessuno, spero che il movmento “NO MOUS” si evolva in tal senso.

  2. Ercole2

    caro Piero la lotta paga a condizione che si mettano in discussione i cardini che reggono questo sistema sociale (con la lotta di classe ) queste manifestazioni non portano da nessuna parte non è cosi che si combatte l’imperialismo ,prima dobbiamo costruire il partito internazionale degli operai ,queste del mous sono bazzecole , al pari della no tav , no dal molin, no tem, ecc.. ecc…i movimenti interclassisti si muovono su un piano riformista purtroppo……spero che a forza di prendere legnate riescano ad individuare IL VERO NEMICO.