Redazione di Operai Contro,
La multinazionale sudcoreana STX attiva nel settore della cantieristica
navale minaccia gli stabilimenti francesi di Lorient (112 operai) e
soprattutto Sain-Nazaire, dove lavorano in 2200.
Previsto il taglio anche nei cantieri di Turku e Rauma, in Finlandia, e
quello di Dalian in Cina. La decisione viene giustificata con la crisi
del settore ed un piano di rientro dai debiti accumulati, anche
attraverso la richiesta di un nuovo flusso di capitali alla Korea
Development Bank KDB, detentrice del 20% del debito stesso di STX.
Proprio da Lorient sono uscite tre motovedette destinate all’utilizzo
sullo scenario africano, utili quindi anche a seguito del redivivo
interesse militare d’oltralpe per il sottostante continente, Mali in
primis. Saint-Nazaire, cantiere attivo e con un portafoglio ordini in
perfetto attivo come confermano gli stessi amministratori, si è
aggiudicato a fine 2012 la commessa per una nave da crociera gigante per
la Royal Caribbean International.
La questione non è estranea all’Italia dato che la divisione offshore di
STX è stata venduta da poco a FINCANTIERI, di cui conosciamo bene le
“gesta” in Liguria, Marche e Veneto.
STX è partecipata in Francia dallo stato che ne detiene una non
indifferente quota del 34%. Per questo ci si aspetta, nel caso le
decisioni della multinazionale venissero confermate fino in fondo, un
intervento pubblico a garanzia della piena occupazione e della
salvaguardia di cantieri che hanno ormai sviluppato grande
professionalità ed esperienza.
L’ennesima gatta da pelare per il socialista Hollande, già alle prese
con le due grosse patate bollenti di PSA- PeugeotCitroen e Goodyear.
Jacquess Auxette, presidente del Consiglio Regionale della Loira,
anch’esso del PS, ha dichiarato che “l’aumento della quota di
partecipazione pubblica in STX sarebbe solo temporanea e indicherebbe
un’inedita novità”.
Il senatore socialista Yannick Vaugrenard, eletto nella regione della
Loira, ha chiesto al primo ministro Ayrault di mettere in campo
contromisure atte a proteggere l’occupazione. La vera preoccupazione per
la borghesia socialista francese, però, è data dalle preoccupazioni che
a STX arrivino offerte per rilevare del tutto o in parte gli
stabilimenti. Una delle maggiori indiziate, nel caso, sarebbe proprio
l’italiana FINCANTIERI. Per questo si sta facendo pressione affinchè il
colosso ALSTOM si interessi del problema.
Se FINCANTIERI veramente acquistasse i cantieri francesi, sarebbe
l’ennesimo pugno in faccia padronale agli operai di Ancona e Riva
Trigoso ed alla loro dura lotta. E richiamerebbero in causa chi si è
speso come sedicente intermediario nella faccenda, ovvero il governo
italiano attraverso il suo Ministero delle Attività Produttive,
all’epoca diretto da Paolo Romani.
A cura di M.L.
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