Redazione di Operai Contro,
La magistratura italiana è grande.
I padroni non finiscono mai in galera.
Il difensore del barone belga Louis De Cartier, deceduto oggi, che era stato condannato in primo grado a 16 anni di carcere per la strage dell’amianto provocata dallo stabilimento Eternit di Casale Monferrato, in provincia di Alessandria afferma che morto l’imputato la sentenza non è più valida.
Nel processo simbolo sulla morte di 2.191persone uccise da tumori provocati dalla polvere d’amianto, in qualità di ex amministratore delegato del gruppo De Cartier era stato condannato anche a versare circa 80 milioni di euro di provvisionale alle parti civili (ma una quota era a carico di una delle società della galassia Eternit, la Etex).
A Casale Monferrato, dove la multinazionale aveva lo stabilimento italiano più grande, conta oltre 1.800 morti per amianto.
Un operaio di Casale
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