Redazione di Operai contro,
I padroni ci hanno licenziato e diminuito il salario per salvare i loro profitti.
Ora si accorgono che senza il lavoro degli schiavi-operai sono finiti”.
L’obiettivo deve ora essere uno solo: tornare a crescere”; la strada quelle di “riforme che non sono più rinviabili”, a partire da una legge elettorale che garantisca “legislature piene e stabilità governativa”. Il leader degli industriali, Giorgio Squinzi, indica la strada al Governo e sottolinea l’allarme delle imprese schiacciate dalla crisi: se nel Sud su crescita, occupazione e sviluppo si gioca “una vera e propria sfida per la sopravvivenza” – dice all’assemblea annuale di Confindustria – oggi anche “il nord è sull’orlo di un baratro economico che trascinerebbe tutto il Paese indietro di mezzo secolo”.
Squinzi se ne frega della miseria di noi operai
Al governo Pd-Pdl gli industriali chiedono di “avere come pilastro delle proprie scelte la politica industriale”.
L’obiettivo è “fare una nuova Italia”.
Squinzi chiede “più flessibilità in ingresso e nell’età del pensionamento”,
Chiede ancora un taglio del cuneo fiscale-contributivo che pesa sul costo del lavoro.
Squinzi, chiede al governo e ai sindacati, più flessibilità, riduzione dei salari, sgravi fiscali per i padroni.
Operai costruiamo il nostro partito per distruggere per sempre i padroni
Un operaio
Comments Closed