ENRICO LETTA AI PADRONI : SIAMO DALLA STESSA PARTE

Redazione, Non avevamo dubbi , ancora una volta i politici di governo si confermano al servizio dei padroni.Ieri il premier Enrico Letta nel suo intervento all’ Assemblea annuale di Confindustria, davanti alla platea composta da imprenditori e politici del PD e del PDL ha dichiarato esplicitamente : ” siamo dalla stessa parte , la politica forse troppo tardi ha capito la lezione, ma ora deve applicare quello che ha capito .” Ma certamente, è chiarissimo , i nuovi politici hanno capito bene la lezione e non perderanno tempo per sostenere gli interessi dei padroni che rischiano i loro profitti.I […]
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Redazione,

Non avevamo dubbi , ancora una volta i politici di governo si confermano al servizio dei padroni.Ieri il premier Enrico Letta nel suo intervento all’ Assemblea annuale di Confindustria, davanti alla platea composta da imprenditori e politici del PD e del PDL ha dichiarato esplicitamente :

” siamo dalla stessa parte , la politica forse troppo tardi ha capito la lezione, ma ora deve applicare quello che ha capito .”

Ma certamente, è chiarissimo , i nuovi politici hanno capito bene la lezione e non perderanno tempo per sostenere gli interessi dei padroni che rischiano i loro profitti.I nuovi governanti sia di destra che di sinistra non si faranno più la guerra ma daranno il loro appoggio agli imprenditori che chiedono ancora e come sempre altri sacrifici agli operai , come ha replicato il presidente Squinzi :”  La mancanza del lavoro è la madre di ogni male sociale” , e la crisi “va affrontata in maniera strutturale e con equilibrio, intervenendo sul costo, produttività e regole”,Poveri operai , sono loro la causa della crisi e dei mali sociali , costano troppo ai padroni , producono poco rispetto agli operai cinesi e pretendono ancora di usufruire delle norme dei contratti nazionali del lavoro .
e ancora Squinzi :

 il “mercato del lavoro è troppo vischioso e inefficiente. Occorre garantire più flessibilità in ingresso e nell’età di pensionamento, per favorire il ricambio generazionale”.

Ecco perché i giovani non trovano il posto di lavoro , non danno abbastanza flessibilità al lavoro , devono invece abituarsi a lavorare un giorno si e un giorno no , altro che posto fisso e devono capire che il salario in ingresso non può e non deve essere eguale a quello degli altri operai.
Operai , se i politici e i padroni sono alleati  per sottometterci ancora di più cosa aspettiamo ad  imparare anche noi la lezione di ribellarci al nostro sfruttamento ?
Anselmo , di Milano operaio già nauseato dai nuovi politici

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